Spazzolino da denti: come scegliere quello giusto?
Avere dei denti sani e un sorriso smagliante è un ottimo biglietto da visita quando si interagisce con le altre persone.
Per ottenere una bocca priva di difetti importanti e sempre pulita è opportuno sottoporsi a controlli periodici da parte di un professionista dell’igiene dentale ma soprattutto fare la propria parte con il lavaggio quotidiano in casa.
Un ruolo fondamentale è rivestito dallo spazzolino, che si occupa di rimuovere residui di cibo e placca e per questo deve essere scelto con cura tra i vari modelli presenti sul mercato.
Numerosi sono i parametri da tenere in considerazione quando si seleziona la tipologia giusta, guardando attentamente il tipo di setole, la marca e la flessibilità.
È necessario iniziare sin da bambini a comportarsi in maniera responsabile con i propri denti ed è compito dei genitori dotarli dello spazzolino giusto in relazione alle loro esigenze e ad ogni fase della crescita.
Qualunque sia la vostra età, in questo articolo analizzeremo nel dettaglio come scegliere la variante migliore e quali regole seguire per mantenere sempre bianco e pulito il sorriso.
Come scegliere lo spazzolino da denti migliore?
Partiamo dal presupposto che ogni persona possiede la propria sensibilità dentale e pertanto subisce in maniera più o meno fastidioso il contatto con le setole. Il suggerimento è quello di iniziare da un modello dalla durezza intermedia, per poi spostarsi in un verso piuttosto che nell’altro a seconda della reazione.
Potrebbe comunque essere utile chiedere consiglio al proprio dentista, il quale conosce in maniera adeguata la situazione della vostra e il modo in cui reagiscono le gengive allo sfregamento.
In linea generale è preferibile acquistare uno spazzolino dalla testina piccola e dalla forma ergonomica, capace di raggiungere tutti gli angoli della bocca comprese quelle zona spesso trascurate dove invece tendono ad annidarsi i residui di cibo.
Si tratta di una delle cause più frequenti di formazione di carie o ascessi, pertanto fate in modo che quanto utilizzato possa svolgere il proprio compito nella maniera più completa possibile.
Inoltre, un fattore determinante sono le setole, che devono essere efficienti al punto giusto così da pulire ogni punto ma senza andare a danneggiare lo smalto e la superficie del dente.
Più le vostre gengive tenderanno a sanguinare e maggiore sarà la necessità di ricorrere a un modello inizialmente delicato per evitare eccessivo dolore, ma quanto prima passare a setole più rigide per ottenere maggiore efficienza di pulizia con conseguente riduzione del processo infiammatorio dopo avere generato un profuso sanguinamento dei tessuti infiammati.
Infine decisamente importante è il manico, che deve garantire una presa ottimale, non scivolare tra le dita e contemporaneamente essere comodo durante l’impiego quotidiano.
Quali sono le tipologie di spazzolino disponibili?
Lo spazzolino si compone essenzialmente di due parti principali: la testa e le setole.
Per quanto riguarda il primo elemento, questa può essere triangolare o rotonda e la scelta dipende dalla conformazione della bocca e dalla posizione dei denti.
Potrebbe essere utile alternare le due modalità e utilizzarne una la mattina e una la sera, altrimenti valutate quella che, in base al tipo di arcata, raggiunge in maniera migliore le zone più nascoste della cavità orale. Inoltre, alcuni modelli prevedono che la parte terminale sia mobile e snodabile, così da operare meglio nelle aree più difficoltose.
Per ciò che concerne le setole, invece, si differenziano tra ondulate, a cupola o piatte, tutte più o meno rigide a seconda del modello. Per iniziare è preferibile optare per quelle medie, magari tendenti al morbido, così da non creare traumi improvvisi e dolorosi e poter pulire con una flessibilità superiore lo spazio tra un dente e l’altro.
Per quanto riguarda il materiale, solitamente queste componenti sono realizzate in nylon e hanno una resistenza di circa 3 mesi, trascorsi i quali è opportuno procedere a un nuovo acquisto.
Un modello vecchio, infatti, non è più in grado di compiere efficacemente il proprio compito e inoltre potrebbe essere soggetto a batteri e sporcizia che ormai si sono insinuati tra le setole.
Spazzolino manuale o elettrico?
Molte persone sono ancorate allo spazzolino tradizionale, poiché si sentono maggiormente a proprio agio andando a rimuovere placca e tartaro strofinando manualmente.
Il mercato offre una vasta gamma di prodotti appartenenti a questa categoria, anche realizzati in materiali ecologici come il bambù, del tutto biodegradabili e attenti quindi anche alle esigenze dell’ambiente.
Moderni e innovativi sono invece gli spazzolini elettrici, alcuni dei quali offrono la possibilità di collegarsi a un’app e determinare se il lavaggio è avvenuto in modo corretto per tutto il tempo necessario.
La caratteristica di questa tipologia è la capacità di eliminare la placca con un’efficienza 5 volte maggiore grazie a un movimento oscillante e rotatorio, lasciando l’esterno pulito e privo di imperfezioni.
In genere consigliamo lo spazzolino elettrico in momenti con maggiore tranquillità e tempo da dedicare poiché è uno strumento che richiede maggiore minutaggio per sfruttare la sua migliore efficacia.
Il costo iniziale è decisamente superiore ma la resa nel corso del tempo è discreta nella maggioranza dei casi. Inoltre, una volta raggiunto lo stato di usura massimo, sarà possibile sostituire esclusivamente la testina, senza dover ogni volta acquistare tutto il corpo centrale.
Dott. Gianluca Merisio c/o MERIDENT