Il campo dell’odontoiatria prevede molte ramificazioni, ma non bisogna dimenticare che esiste una giusta cura per ogni età ed un ambito che richiede molte più attenzioni e rispetto è quello che riguarda il paziente geriatrico, per l’insieme di variabili che entrano in gioco, come farmaci assunti e patologie presenti.
Di che attenzioni necessita paziente geriatrico?
Anni fa non era diffusa come oggi la cura verso la prevenzione dentale, dunque ora i pazienti anziani vantano spesso la presenza di denti naturali, che comunque hanno bisogno di visite odontoiatriche.
Quello che rende il paziente geriatrico oggetto di particolari attenzioni è però la combinazione di altri fattori, come il diabete mellito o patologie cardiovascolari, che inevitabilmente devono essere considerati al momento della cura orale.
Chi si occupa di odontoiatria geriatrica, altrimenti detta odontoiatria della terza età, ha quindi la responsabilità di effettuare un’accurata anamnesi, coinvolgendo talvolta anche altri medici che hanno in cura il paziente, ancor più quando questo presenta una ridotta mobilità. Tutto ciò perchè i trattamenti da effettuare dovranno avere le necessarie modifiche: se stai facendo uso di anticoagulanti, per esempio, un’estrazione sarà un’operazione a rischio.
L’assumere una significativa quantità di farmaci, come spesso accade andando avanti con l’età, causa ciò che viene definito politerapia farmacologica.
Quello che comporta tale condizione è la comparsa di sintomi che coinvolgono anche il cavo orale, ma che non sono di per sè delle patologie, quanto piuttosto degli effetti collaterali dei farmaci, ma tuttavia anche le cause di determinati disturbi.
Uno degli effetti collaterali più diffusi, per esempio, è la cosiddetta bocca secca (xerostomia), che a sua volta porta spesso conseguenze alla salute orale.
Vediamo dunque qualche esempio di quali correlazioni possono esserci tra problematiche nella salute generale e in quella orale:
- Malattie neurologiche, come ad esempio il Parkinson, possono essere collegate a problematiche come carie frequenti, dolore, perdita dei denti, difficoltà nella masticazione, malattia parodontale.
- Se hai difficoltà visive potresti avere problemi nell’eseguire la corretta igiene orale, con conseguenze come carie o sanguinamento gengivale.
- La xerostomia accennata prima potrebbe presentarsi in associazione con altri effetti collaterali di farmaci, o comunque legata a conseguenze come carie, alterata percezione del gusto, difficoltà nell’eseguire semplici azioni come parlare, masticare o deglutire.
- Se hai notato una perdita di peso corporeo, potrebbero esserci collegamenti con la perdita dei denti, avendo difficoltà nel mangiare.
- Patologie respiratorie potrebbero avere un collegamento con difficoltà nella deglutizione, così come con igiene orale insufficiente e malattia parodontale.
L’importanza della prevenzione
Come accennato in precedenza, la prevenzione ha certo un ruolo di primo piano, perchè una regolarità nelle sedute dall’igienista e dal dentista potrebbero evitarti interventi più invasivi e costosi, fino a situazioni ancora più gravi che purtroppo spesso causano dolore solo nella fase più avanzata.
La cura della bocca, con regolari controlli, possibilmente ogni sei mesi, ha dunque conseguenze sia estetiche che di salute.
Un sorriso curato dona un aspetto più giovane ed una vita migliore: mangiare e digerire ti sarà sicuramente più semplice e ti eviterà il rischio di problematiche di vario tipo e gravità.
In breve, una bocca sana è fondamentale per una buona qualità della vita.
Purtroppo il calo della vista o un aumento nella difficoltà nel manovrare lo spazzolino può comportare un’igiene orale non ottimale, nonostante l’impegno nel lavarsi i denti dopo ogni pasto. Proprio per questo, un costante appuntamento con un dentista preparato nel campo dell’odontoiatria geriatrica è fondamentale.
A quali problemi dentali va inconto il paziente anziano?
L’odontoiatria geriatrica si occupa spesso di protesi.
Date tutte le possibili variabili presenti nella salute generale, come accennato prima, il medico deve essere in grado di comprendere la tipologia più corretta: protesi fisse o protesi rimovibili, parziali o totali.
Coloro che hanno ormai perso tutti i denti ricorrono spesso ad una protesi totale, la classica dentiera, che però può rivelarsi instabile o creare dolore e disagio. Una soluzione potrebbe essere quella di renderla stabile per mezzo di impianti che con particolari attacchi si agganciano alla dentiera come una sorta di bottoni automatici.
La soluzione mobile è quella più economica, inoltre viene realizzata in minor tempo, ma soprattutto permette una corretta igiene se hai difficoltà nei movimenti, in quanto la protesi deve essere mantenuta pulita esattamente come bisogna fare con i denti naturali.
Se invece non desideri la protesi mobile, presupposti permettendo, potresti optare per una protesi fissa, cioè completamente sostenuta per mezzo di impianti. Sicuramente questa soluzione mostra ottimi risultati, ma servono delle caratteristiche ben precise.
La qualità dell’osso deve essere buona, sia quantitativamente che qualitativamente; il supporto paradontale deve essere soddisfacente e questo vuol dire che tessuti molli e gengive sono in buone condizioni. Oltre ciò, non devono esserci problematiche per quanto riguarda l’occlusione e devono essere assenti pratiche come il bruxismo. In primis, le condizioni cliniche non devono riportare valori preoccupanti per l’esito degli impianti, quindi per esempio il diabete già esclude questa possibilità.
Dunque una buona attenzione al paziente geriatrico, nel rispetto della sua salute in particolare e della sua persona in generale, è di grande importanza nel lavoro dell’odontoiatra.
Come detto precedentemente, l’attenzione va alla presenza di altre patologie, così come all’assunzione di farmaci, ma verranno prese in esame anche le possibilità economiche, specie in questa categoria, così come le reazioni emotive ed il desiderio di evitare o meno interventi complessi.