A volte può capitare che la mandibola può emettere un suono simile a un click. Quando scrocchia e fa rumore è naturale domandarsi il motivo di questa manifestazione che si verifica in particolare quando si apre la bocca in modo eccessivo.
In situazioni più serie a volte può accadere che la bocca rimanga bloccata. Tale situazione suscita una sensazione di paura, nonché desta una vera e propria preoccupazione.
Lo schiocco della mandibola in tanti casi non rappresenta un episodio di cui preoccuparsi, soltanto quando appaiono altri sintomi, come ad esempio gonfiore al viso, dolore, mal di testa, blocco della mandibola, fastidi e dolori alle orecchie e al collo, è necessario agire velocemente.
In questo modo si possono scoprire possibili patologie nascoste che necessitano di un esame e un controllo a livello medico e per ottenere delle cure determinate.
Perché la mandibola è rumorosa?
Il tipico rumore che proviene dalla mandibola a livello articolare che si manifesta attraverso il tipico scatto è quello schiocco, che nella maggior parte dei casi, provoca disturbi e dolori intensi che possono presentarsi soprattutto quando la mandibola tende ad allungarsi in maniera eccessiva. Ad esempio, mentre si sbadiglia la mandibola si estende in modo esagerato.
Perciò, lo scatto, è causato da un evento anomalo o da un fastidio che riguarda la prestazione dell’articolazione temporo-mandibolare e delle componenti, tra cui muscoli, tendini, legamenti che uniscono l’osso della mascella alle parti laterali del cranio.
Il disturbo temporo-mandibolare conosciuto anche come TMD, ossia lo scatto della mandibola, presenta varie motivazioni, tra cui quelle a livello comportamentale come il fenomeno del digrignamento dei denti (bruxismo), il vizio di tirare dei morsi alle labbra con la bocca, mangiare le unghie o morsicare la parte interna della guancia, chiudere la mascella specialmente durante i periodi di stress sia a livello psicologico sia fisico, masticare le gomme/chewingum e altre cause.
Quando si verificano queste situazioni basta semplicemente ricorrere a delle soluzioni comportamentali cambiando lo stile di vita.
Nello specifico sarà necessario soltanto imparare a controllare lo stress o utilizzare mezzi specifici che fanno parte del campo dell’odontoiatria.
Come ad esempio, i bite, che rappresentano il rimedio migliore da adottare al fine di modificare la chiusura della mandibola evitando così ai denti di digrignare sia di giorno che durante il sonno.
Nello specifico tra le cause principali che portano la mandibola a scattare e a fare rumore sono soprattutto:
- disturbi a livello della masticazione, in particolar modo quando si ha l’abitudine di masticare solamente da un lato della bocca;
- traumi alla mandibola, che si verificano a seguito di un colpo di frusta cervicale o dopo una caduta;
- anomalie congenite;
- microtraumi frequenti, a seguito di comportamenti errati e scorretti o per via del bruxismo;
- fastidi e disturbi legati all’occlusione dentale, come nella situazione di una mandibola trascurata e arretrata.
Esistono determinati casi di cui non si conoscono bene le ragioni specifiche per cui si verifica lo scatto della mandibola, in quanto, possono essere davvero tanti gli aspetti che provocano questo problema.
Tuttavia, vi è la possibilità di rimediare a tale problematica attraverso un trattamento preciso e mirato.
Mandibola rumorosa – Bruxismo
Il bruxismo, conosciuto anche come il digrignamento notturno dei denti in odontoiatria, rappresenta un’azione involontaria con cui si sfregano o stringono i denti durante la notte, precisamente durante il sonno.
Nel dettaglio i muscoli addetti alla masticazione si contraggono, causando in questo modo lo strofinamento dell’arcata superiore con quella inferiore.
Questo evento consegue a un danneggiamento e deterioramento della parte superficiale dei denti.
Qualora tale situazione non venga trattata in tempi immediati e in maniera ideale e perfetta, può provocare dei veri e propri danneggiamenti anche permanenti sia all’articolazione temporo-mandibolare sia ai denti.
Le cure odontoiatriche in questo caso sono decisamente importanti, grazie alla conoscenza e alla professionalità dell’odontoiatra si ha la possibilità di risolvere il problema del bruxismo e dello scatto mandibolare.
Non sempre è facile gestire il digrignamento dei denti, in quanto è una problematica non facile da controllare proprio per il semplice motivo che si manifesta durante le ore in cui si dorme.
Non sempre però il bruxismo si verifica di notte, in quanto in determinati casi avviene anche di giorno.
Le cause, nonostante molti studiosi cercano tutt’oggi di capire, non sono ancora note.
Certamente uno degli aspetti principali che scatenano questa problematica riguarda un forte stato di ansia e di stress.
Oltre al bruxismo, anche la malocclusione, ossia la relazione non equilibrata che vi è tra mascella e mandibola, possono comportare la comparsa del digrignamento dei denti.
Sintomi del bruxismo
I sintomi principali che si avvertono quando si soffre del problema del digrignamento dei denti sono:
- dentatura livellata e appiattita;
- disturbi e dolori all’articolazione temporo-mandibolare;
- fastidi e dolori alle spalle ed al collo;
- sensazione di ipersensibilità alle bevande e agli alimenti sia freddi sia caldi.
Nel caso in cui tale problema non viene trattato può causare numerosi fattori e problemi, tra cui anche la spaccatura dei denti, fratture dei denti, dolore intenso a mandibola e mascella, sensibilità dentale, disturbi del sonno e dolore alle orecchie.
Per di più il progressivo strofinamento durante la notte dei denti comporta un danneggiamento anche a livello estetico, in quanto provoca l’usura dello smalto dentale che può conseguire al decadimento dei denti a livello strutturale.
Per di più, un altro problema che potrebbe comportare il continuo sfregamento notturno dei denti riguarda la manifestazione delle recessioni gengivali e l’infiammazione delle gengive.
Trattamenti odontoiatrici per la mandibola
Per risolvere il digrignamento dei denti ed evitare la comparsa dello scatto mandibolare è necessario sottoporsi a dei controlli odontoiatrici al fine di prevenire e curare in alcuni casi questi problemi.
Per evitare il sfregamento dei denti è necessario utilizzare il bite, (oggi semirigidi calibrati sui dati di una pedana stabilometrica) in quanto rappresenta il mezzo dentale migliore per trattare tale problematica sia durante il giorno, sia di notte.
Grazie all’uso del bite vi è l’occasione di rilassare in particolar modo muscoli mascellari e mandibolari, in questa maniera tramite questo strumento potrete prevenire la salute dei denti e della mandibola.