La malocclusione dentale
La malocclusione dentale è un disturbo osteoarticolare delle arcate che sono disallineate rispetto alla normale posizione che dovrebbero avere. Si crea così un disequilibrio che si evidenzia nella chiusura del morso che non combacia.
In una condizione normale, il perfetto allineamento della mandibola e della mascella permettono una corretta respirazione, una regolare articolazione dei suoni e della funzionalità masticatoria.
A seconda del grado di scostamento delle arcate si possono di conseguenza avere problemi di tipo fonetico, respiratorio e masticatorio, oltre alle ripercussioni sulla postura scorretta, che provoca cefalee, cervicalgie, mal di schiena, dolore al trapezio e alla zona lombosacrale in particolare, ma anche ipercifosi (meglio nota come gobba), acufeni (ronzii a uno o entrambe le orecchie), e problemi alla vista.
Come puoi notare la malocclusione dentale potrebbe non essere soltanto un problema che riguarda l’odontoiatra, ma coinvolgere anche altri medici specialisti, per risolvere tutta una serie di problemi collegati.
I disturbi a livello del cavo orale che può dare la malocclusione dentale dipendono sempre dalla gravità. Nei casi lievi basta un monitoraggio con le visite dentistiche periodiche, mentre quando si tratta di casi più seri sono anche necessari interventi di tipo ortodontico, con dispositivi correttivi fissi o removibili e, nei casi gravi operazioni di odontostomatologia, gnatologia e chirurgia maxillofacciale, che correggano il difetto osteoarticolare.
Tipi e cause della malocclusione dentale
La malocclusione dentale è stata classificata in 3 gradi, che corrispondono ad altrettanti livelli di gravità, da quello più lieve a quello più serio.
La malocclusione di primo grado è quella in cui c’è un leggero scostamento dell’arcata superiore in avanti che copre leggermente quella inferiore.
In questo caso non si evidenziano problemi, in quanto la serrata dei denti è pressoché nella norma.
La malocclusione di secondo grado è quella in cui c’è un sensibile spostamento in avanti dell’arcata superiore rispetto a quella inferiore e questo influisce anche sulla conformazione del viso, con un mento poco pronunciato. In aggiunta, lo spazio tra i denti incisivi di entrambe le arcate potrebbe risultare evidente.
Nella malocclusione di terzo grado si parla di morso inverso, cioè l’arcata inferiore è molto in avanti rispetto a quella superiore.
Devi sapere che le cause della malocclusione dentale sono diverse e possono riguardare sia l’aspetto genetico, che patologie pregresse o abitudini errate.
L’aspetto genetico riguarda una conformazione ossea pari a una malformazione che si tramanda.
Ci sono anche patologie che portano a un disallineamento delle arcate, come i tumori ossei o i traumi facciali, in particolare dei mascellari, specie se accaduti durante l’infanzia.
Un altro disturbo che contribuisce a creare un disequilibrio dentale è il bruxismo, cioè la tendenza a digrignare i denti durante il sonno. È questo un problema che nella prassi viene trattato con il bite, uno strumento ortodontico che impedisce il contatto tra i denti, che altrimenti tendono a usurarsi e aiuta a riallineare le arcate nei casi più lievi.
Anche l’abitudine al ciuccio, al biberon o quella di mettere il dito il bocca nei neonati protratta oltre il terzo anno di età può causare una malocclusione dentale.
Il disequilibrio nella perfetta serrata dei denti può essere dovuto anche a un intervento di otturazione dentale non eseguito a regola d’arte, che tende a sollevare i denti.
I sintomi della malocclusione dentale e la cura
I sintomi della malocclusione dentale, come già accennato, possono riguardare problemi respiratori, comunque rari, fonetici, quindi difficoltà nella riproduzione delle parole, e masticatorie con conseguenti problemi nella digestione.
I sintomi di questo disturbo sono proporzionali alla gravità della malocclusione dentale e possono estendersi anche al rachide cervicale.
L’aspetto esteriore del viso può risentire a livello dell’osso mascellare e mandibolare di asimmetria e malformazioni, nei casi più gravi.
Se sei tra coloro che hanno questo stesso disturbo potresti avere problemi come la gengivite, cioè un’infiammazione cronica delle gengive, che provoca arrossamento e sanguinamento, specie durante l’igiene orale per via dello sfregamento con lo spazzolino.
Per lo stesso motivo potresti incorrere nella parodontite, che consiste nell’infezione dell’osso dove si trovano ancorati i denti (parodonto). Se non viene trattata con periodiche sedute di igiene dentale professionale e adeguate cure, nel lungo periodo può portare al ritrarsi dei tessuti molli e quindi alla perdita dei denti.
Un disequilibrio delle arcate dentali può disturbare anche i distretti vicini, provocando ronzii nelle orecchie (acufeni), rinite, sinusite, tosse, asma bronchiale.
Ci sono diverse cure per correggere le malocclusioni di secondo e terzo grado, in quanto spesso quelle lievi non richiedono alcuni intervento particolare, se non danno fastidi.
L’odontoiatra specializzato in ortodonzia è colui che si occupa della correzione di malocclusioni dentali importanti.
Nei casi di media gravità si possono applicare apparecchi fissi o mobili, per riportare le arcate in posizione regolare, anche nel caso di affollamento dentale.
A tale proposito potrebbero essere estratti i denti fuori sede e che non hanno utilità, o quelli che spingono gli incisivi in avanti. Si tratta quasi sempre di molari e denti del giudizio, spesso non ancora del tutto spuntanti, che possono mandare lentamente l’arcata superiore in avanti.
È per questo che si interviene con l’estrazione in un’età di solito compresa tra 17 e 23 anni.
Il bite è utile per correggere, come detto, il problema del bruxismo e anche il paziente stesso deve collaborare per correggere eventuali abitudini errate.
Tra queste ci sono una postura sbagliata, che va vagliata con la consulenza di altri medici, tra cui il fisiatra, che può interviene per eventuali correzioni e per consigliare gli esercizi da fare per un certo periodo a casa.
A questo si aggiungono i già citati disturbi alla postura e i dolori osteoarticolari alla schiena.
In casi rari il reflusso gastrico può essere causato dalla stessa malocclusione dentale.
Per i casi congeniti la cura è di tipo invasivo, in quanto richiede l’intervento chirurgico per il rimodellamento delle ossa mandibolari e mascellari.
Dott. Gianluca Merisio c/o MERIDENT