Il mal di denti è un dolore generico, spesso difficilmente sopportabile e molto fastidioso, che si manifesta attraverso spasmi circoscritti e fitte penetranti.
Generalmente c’è un dente colpito, con il dolore che tende ad estendersi, in maniera progressiva, verso i denti adiacenti e i tessuti gengivali confinanti. Nei casi più gravi può essere coinvolto addirittura l’osso alveolare di sostegno.
Le cause più diffuse del mal di denti
Denti rotti
È possibile che i denti gravemente scheggiati o rotti possano causare un mal di denti da non sottovalutare, in particolar modo se il trauma ha investito la radice nel cavo orale. I denti rotti, d’altronde, tendono a diventare molto sensibili, con il dolore che si accentua durante la masticazione.
È possibile che il mal di denti sui denti rotti possa generare fastidio anche soltanto sfiorando, con la lingua, lo smalto dentale.
Infezione
Sicuramente non sarebbe giusto parlare del mal di denti, anche detto odontalgia, come una vera e propria malattia. Infatti, è importante interpretarlo come un sintomo tipico delle affezioni dentarie.
Spesso l’odontalgia trova la sua causa nella carie complicata. Si tratta di un’infezione dentaria, ma sono anche altre le cause di tipo infettivo che danno origini a infiammazioni, che elenchiamo di seguito:
– ciste dentale, sacca patologica infarcita di fluido mucoso, serioso o gassoso e rivestita da epitelio;
– alveolite, infiammazione dell’alveolo;
– pulpite, classica complicanza di una carie non curata, che causa un’infiammazione infettiva della polpa dentale,
– granuloma, infiammazione cronica, non suppurativa e generalmente asintomatica;
– ascesso dentale, accumulo di batteri, plasma, detriti cellulari e globuli bianchi nei tessuti che circondano un dente;
– gengivite, infiammazione generica delle gengive, che non deriva necessariamente da un’infezione al dente.
Caduta ed eruzione dei denti
Come molti genitori sapranno, la crescita dei primi dentini nel neonato è sempre causa di agitazione per il piccolo.
In questi casi, il mal di denti si manifesta con un’infiammazione delle gengive e arrossamento. Dal momento in cui cadono i denti da latte, quest’ultimi iniziano ad essere sostituiti da quelli permanenti. A volte questo può portare a infiammazioni gengivali davvero fastidiose.
Per quanto riguarda la caduta dei denti permanenti, trova spiegazione in gravi infezioni dentali, sicuramente non curate in maniera adeguata.
In quest’ultima ipotesi, il mal di denti è davvero acuto, insopportabile e lancinante.
Ipersensibilità
Il mal di denti può essere dovuto anche da un’ipersensibilità dentale.
In questo caso, il dolore si presenta pungente acuto, in particolar modo quando entrano in contatto con il dente cibi freddi, salati, acidi, caldi o ricchi di zucchero.
L’odontalgia causata da ipersensibilità, può essere dovuta da un’igiene orale non accurata, effettuata ad esempio, spazzolando i denti in modo inadeguato o servendosi di spazzolini dotati di setole eccessivamente dure.
Un’ulteriore causa di ipersensibilità può essere l’utilizzo costante di dentifrici sbiancati, i quali contengono sostanza molto aggressive, che indeboliscono notevolmente lo smalto dentale.
I pazienti affetti da recessione gengivale, bruxismo e bulimia tendono ad accusare maggiormente il mal di denti dovuto ad ipersensibilità.
Cause di tipo extra-dentale
È bene sapere che il mal di denti non è sempre dovuto da traumi, infiammazioni dentali o infezioni.
L’odontalgia, spesso, è da considerare come un sintomo secondario, che non ha alcuna relazione con i denti. Alcuni esempi sono rappresentati da determinati problemi cardiaci, come infarto al miocardio e angina pectoris, infiammazione delle orecchie (otalgia), nevralgia del trigemino e sinusite. Parliamo di una serie di condizioni che possono insorgere con un inspiegabile mal di denti.
In alcune situazioni, l’odontalgia può risultare un fenomeno meramente transitorio, che si verifica indipendentemente dall’esistenza di una causa certa.
Un esempio è rappresentato proprio dal mal di denti da stress, ovvero quando un soggetto tendenzialmente depresso o particolarmente stressato tende a serrare i denti in modo involontario, senza farci caso. In quest’ipotesi, si favorisce il bruxismo, che può causare mal di denti nel lungo periodo.
Dott. Gianluca Merisio c/o MERIDENT