Sterilizzare per operare in sicurezza
Quando siamo dal dentista può capitare di notare l’accuratezza con cui gli strumenti vengono utilizzati e la scrupolosa cura con cui vengono conservati dentro contenitori sterili monouso.
Invece di stupirci dobbiamo sentirci più sicuri poiché tali procedure, seppure talvolta un po’ macchinose, prevengono il pericolo di contrarre infezioni di qualsiasi tipo.
Quello delle infezioni, infatti, rimane un problema ricorrente nonostante i passi avanti compiuti dalla scienza. Spesso sentiamo parlare di infezioni contratte in ambito ospedaliero oppure da un medico privato. L’igiene assoluta richiede il respetto di alcune semplici ma rigorose regole, in deroga alle quali il pericolo è concreto.
La necessità di operare in ambiente sterile diviene essenziale per il lavoro del dentista poiché esso si svolge all’interno della bocca, che è uno dei canali principali per l’ingresso di germi e batteri nell’organismo.
I progressi della scienza hanno reso di uso quotidiano tecniche molto sofisticate, che richiedono l’impiego di strumenti di precisione che vadano ad agire in modo veloce e proficuo in loco.
La velocità e la precisione, che sono certamente un vantaggio per il paziente poiché garantiscono risultati eccellenti, richiedono però maggior cura ed attenzione all’ambiente in cui si opera e allo stato di conservazione della strumentazione, che entra in diretto contatto con il cavo orale.
Rispetto al passato è aumentato in modo sensibile il numero di strumenti che il dentista utilizza e con esso aumenta anche la necessità di sterilizzarli e conservarli correttamente.
Quelli che il dentista usa per curarci sono veri e propri presidi medici-chirurgici e come tale è necessario che siano trattati.
La causa di tali problematiche deve quindi essere ricercata nel modo non corretto in cui si è agito, ossia con strumenti non sterilizzati e disinfettati correttamente.
La trasmissione di infezione può avvenire attraverso due canali diversi:
- da un paziente ad un altro;
- dal medico o suo assistente al paziente.
Una buona sterilizzazione è la chiave contro le infezioni
Cerchiamo di capire insieme in cosa consiste la sterilizzazione e quali siano le regole da seguire per renderla davvero sicura.
Negli Ambulatori Odontoiatrici Merident le procedure di disinfezione, pulizia e sterilizzazione dello strumentario, al fine di garantire ai nostri pazienti il più alto livello di sicurezza contro le malattie trasmissibili, vengono svolte dal nostro personale addetto secondo rigidi protocolli.
Uno dei momenti principali nella prevenzione e controllo delle infezioni è rappresentato senz’altro dal processo di sterilizzazione, che richiede notevole competenza e senso di responsabilità da parte degli operatori coinvolti.
La sterilizzazione è una procedura che conduce alla distruzione totale di qualsiasi microbo. In altre parole, lo scopo della procedura è quello di uccidere tutti i microrganismi patogeni che potrebbero prolificare.
La sigla SAL indica il livello di sicurezza della sterilità. Secondo questa scala di valore, un oggetto è da considerarsi sterile se la probabilità di trovarvi un microrganismo è inferiore ad una su un milione.
È necessario operare la sterilizzazione degli strumenti quando essi devono entrare in contatto diretto con il corpo del paziente; in sostanza ogni strumento che debba essere introdotto all’interno di una parte dell’organismo.
Uno studio dentistico deve poter provvedere in modo autonomo alla sterilizzazione ed alla conservazione in sede sterile della strumentazione, oppure può avvalersi di servizi terzi che riconsegnino il materiale già sterilizzato ed isolato.
Qualsiasi sia la soluzione adottata, l’importante è che non venga meno l’attenzione assoluta ad ogni singolo step della procedura.
Anche la legislazione della Unione Europea si è occupata di questa delicata tematica, richiamando alla necessità di controllare periodicamente tutte le varie fasi del processo di sterilizzazione e non più, come in passato, soltanto il singolo oggetto.
La sterilizzazione: protocollo dei nostri centri
- Detersione: lo strumentario viene inizialmente deterso per la rimozione dei residui organici e materiali dentali vari.
- Decontaminazione: lo strumentario precedentemente pulito da residui organici e materiali dentali, viene immerso in una soluzione disinfettante a freddo per un periodo di 60 minuti.
- Asciugatura: questo passaggio prevede l’asciugatura con aria di tutto lo strumentario e la classificazione per specialità.,Si procede poi all’imbustamento ed all’etichettatura, indispensabile per la tracciabilità e reperibilità degli strumenti utilizzati su ogni paziente, completando il modulo di scarico e tracciabilità dei dispositivi medici, secondo le codifiche dettate dalle normative vigenti.
- Imbustamento ed etichettatura: in questa fase il protocollo prevede che gli strumenti detersi, decontaminati e classificati per specialità d’utilizzo, vengano termosigillati con sigillatrici di ultima generazione, nelle singole buste garantendone la sterilità. Gli strumenti non utilizzati da tempo, seppur imbustati, vengono ugualmente sottoposti a nuovo ciclo di sterilizzazione.
- Sterilizzazione: questa fase è la più importante in quanto permette di ottenere strumenti completamente privi di ogni microrganismo patogeno.
Negli Ambulatori Merident i cicli di sterilizzazione vengono effettuati con autoclavi di classe B a vapore saturo.
Queste Autoclavi sono dotate di una dispositivo di controllo automatico del Ciclo di Sterilizzazione, stampando i risultati di ogni singola procedura e segnalando all’operatore eventuali anomalie nel processo dell’Autoclave.
Inoltre su ogni busta contenente lo strumentario sterilizzato, vi è un indicatore di colore che vira unicamente se il ciclo di sterilizzazione è avvenuto correttamente.
Seppure tutte queste complesse procedure possano apparire quasi esagerate, dobbiamo ricordare che da esse dipende la nostra salute e la garanzia di non contrarre infezioni dannose e fastidiose.
Dott. Gianluca Merisio c/o MERIDENT