Il professionista giusto e le cure specifiche per i nostri bambini
E’ diffuso anche negli adulti, il timore o la diffidenza verso il dentista per diversi motivi, la paura del dolore, i pregiudizi verso un nuovo medico…
Hai idea di quanto la stessa cosa possa spaventare un bambino? Trovarsi un ambiente nuovo in cui potrebbe esserci un altro bimbo che piange e non sapere cosa sta per accadere.
La cura dei piccoli pazienti, nell’ambito dell‘odontoiatria infantile, riveste una parte della nostra professione molto particolare e delicata.
Non tutti i professionisti, per scelta, data la delicatezza della situazione, si dedicano ai bambini; è bene quindi che i piccoli vengano curati presso strutture organizzate e preparate in ambito pedodontico.
Segui attentamente i nostri consigli per sapere cos’è l’odontoiatria pediatrica, le origini, di cosa si occupa e, soprattutto quali competenze e caratteristiche dovrebbe avere un bravo dentista dei bambini.
Odontoiatria pediatrica: quando è nata
Si inizia a parlare di pedodonzia, altrimenti detta odontoiatria pediatrica, nel lontano 1700. I primi cenni storici infatti ci indicano che in quel periodo alcuni autori cominciano a dedicare alcuni dei loro studi a questa materia.
Successivamente, in Europa e negli Stati Uniti intorno al 1970 vengono approfonditi gli argomenti specifici e nascono i primi trattati.
Ancora oggi la pedodonzia rimane però un campo che non tutti scelgono, non sono molti infatti gli studi odontoiatrici specializzati sul territorio nazionale, questo perché in questo settore non basta essere un eccellente dentista; serve anche essere un bravo psicologo. Resta una materia particolarmente difficoltosa da gestire e richiede personale altamente preparato.
L’ambientamento psicologico nell’odontoiatria pediatrica
Un bravo pedodontista non si può limitare a svolgere una normale seduta, ma dovrà mettere in atto diversi passaggi, il primo dei quali è un’accoglienza adeguata, per avere un primo impatto sereno.
Come prima cosa quindi è utile tranquillizzare il bambino, per metterlo a suo agio, con quello che si chiama ‘ambientamento psicologico‘. Questa fase è un graduale accostamento alla terapia pedodontica, che spesso può richiedere anche tre sedute di circa 30 minuti.
In questi incontri preliminari serviranno per farsi conoscere, per spiegare con le parole giuste cosa si andrà a fare, per far prendere confidenza al bimbo con lo studio e lo staff, insomma per farsi accettare da lui.
Dopo questi incontri potrà iniziare la terapia vera e propria. Alla fine di ogni seduta si potrebbe gratificare il bambino con un piccolo dono, come un pupazzetto o un certificato scritto, che attesti quanto è stato bravo e coraggioso.
E adesso occupiamoci di diagnosi e terapia.
Diagnosi e terapia nell’odontoiatria pediatrica
Come abbiamo anticipato, la prima visita reale e concreta del bimbo con il pedodontista non avviene subito, ma solo dopo che il piccolo si è acclimatato.
Ecco i passi successivi che vengono compiuti con in nostri piccoli pazienti :
- Diagnosi obiettiva: si tratta di quella che viene detta anche anamnesi, cioè la prima visita vera, in cui fare un accertamento dettagliato dello stato di salute del piccolo. Il dentista si rivolgerà ai genitori per conoscere la storia clinica del suo paziente, capire la problematica se vi è qualche problema in corso o, se è una semplice prima visita di controllo, verificherà la bocca, i denti e si informerà su eventuali allergie ai farmaci o su altri trattamenti precedenti. Dovrà sempre comunque rivolgersi anche al bimbo, coinvolgendolo per tranquillizzarlo e per non farlo sentire escluso o spaventato su quello che sta accadendo.
- Diagnosi fotografica: a questo punto, se necessario, il dentista potrà ispezionare la cavità orale del bimbo con il supporto di strumenti tecnologici: vengono fatte foto intraorali con videocamera specifica intraorale
- Diagnosi radiografica: per appurare ancora meglio lo stato della situazione, sempre secondo necessità, si potrà ricorrere anche all’ortopantomografia, eventualmente accompagnata da una radiografia, intraorale, localizzata.
Le terapie specifiche per i bimbi che solitamente consigliamo, possono comprendere:
- Pulizia dei denti: ablazione con lezione di igiene indirettamente al piccolo paziente, ma direttamente al genitore che lo accompagna;
- Preanestesia topica e anestesia plessica: in caso di successivo intervento
- Otturazioni: in caso di processi cariosi si effettua trattamento conservativo solo con materiali estetici in composito . Assolutamente bandita l’amalgama di mercurio
- Sigillature preventive di protezione dei solchi su denti posteriori permanenti
- Terapie endodontiche anche su elementi decidui utili a conservare tali elementi fino al tempo regolare di permuta.
- Diagnostica di gengiviti o primi segnali di eventuali parodontiti
- Ortodonzia pediatrica: apparecchi mobili e fissi
- Trattamenti traumi dentali : in caso di colpi presi causati da cadute o simili
Come si è inteso, la pedodonzia è una materia delicata, per evitare brutte esperienze occorre sempre informarsi ed accertarsi sulle competenze e qualifiche di uno studio dentistico professionale!