Rapporto tra cure dentali e postura
Denti e postura sono due aspetti del nostro corpo collegati molto strettamente, come è stato dimostrato attraverso numerose ricerche scientifiche, ortopediche e fisiatriche.
I problemi di malocclusione dentale possono infatti ripercuotersi negativamente sui muscoli di testa, collo e schiena, condizionando gli atteggiamenti posturali e causando l’insorgenza di sindromi dolorose.
La zona anatomica maggiormente interessata da questi collegamenti funzionali è l’articolazione temporo-mandibolare, fondamentale per assicurare il benessere psico-fisico di un individuo.
In presenza di malocclusioni dentali, spesso si instaurano prestazioni anomale della colonna vertebrale e dell’apparato muscolare, particolarmente evidenti in ambito sportivo, dove molti atleti sono soliti utilizzare il bite o ortotico.
Cefalea, torcicollo e sciatalgia sono patologie collegate molto spesso a problematiche dentali, soprattutto in presenza di alterazioni dell’allineamento delle arcate, che oltre a innescare problemi masticatori e respiratori, possono provocare tensioni muscolari e vizi posturali.
I principali disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare derivano da problemi muscolari della mascella che possono riflettersi sull’intero apparato scheletrico.
La riduzione della normale mobilità di questa articolazione (causata da bruxismo, infezioni, malocclusioni o edentulia) è spesso responsabile di rigidità del collo, dolori alla schiena, tensioni muscolo-tendinee e alterazioni posturali.
La postura è la posizione eretta assunta dal corpo nello spazio, conseguente alle stimolazioni ricevute dai recettori sensitivi sparsi in tutto il corpo: l’assunzione di una postura corretta è indispensabile per utilizzare al meglio tutte le prestazioni dell’organismo.
Un’anomala situazione dentale può influire in maniera significativa sui seguenti aspetti:
• alterazione della postura fisiologica;
• modificazione dell’equilibrio;
• riduzione della forza muscolare;
• torcicollo;
• mialgia diffusa;
• cefalea tensiva;
• acufeni;
• disturbi visivi;
• scoliosi.
Esistono tre tipi di malocclusione, che sono:
- seconda classe, in cui l’arcata superiore sporge eccessivamente rispetto a quella inferiore;
- terza classe, in cui l’arcata superiore risulta arretrata rispetto a quella inferiore;
- prima classe, in cui i denti dell’arcata superiore sovrastano parzialmente ed in modo corretto quelli dell’arcata inferiore; non è una malocclusione.
I primi due tipi di malocclusione possono generare una contrazione tensiva dei muscoli masticatori provocando uno squilibrio posturale, oltre che un’asimmetria facciale più o meno evidente.
Esiste una differente correlazione tra le tre classi di malocclusione e i possibili disturbi posturali.
La malocclusione di terza classe di solito provoca un arretramento della testa rispetto all’asse fisiologico del corpo, con conseguente spostamento del baricentro, un evento rispetto a cui il corpo tende a reagire modificando la propria posizione e innescando così mialgie e disturbi ossei.
In presenza di malocclusione di seconda classe insorgono problematiche posturali consistenti in un avanzamento del capo con adeguamento posturale di tronco e fianchi.
In simili situazioni il corpo reagisce tentando di realizzare un ripristino posturale che prevede una decisa lordosi del rachide.
Se l’asimmetria vertebrale si sviluppa in senso laterale, le conseguenze coinvolgono l’apparato osseo con torsioni compensatorie, cefalee tensive e mal d’orecchie.
Inoltre, gli squilibri funzionali dell’articolazione temporo-mandibolare si fanno sentire sull’osso ioide, che a sua volta provoca contratture patologiche dei fasci muscolari discendenti con problematiche su spalle e bacino.
La diagnosi di questi disturbi richiede strumenti molto avanzati, come Pedana stabilometrica, T-scan e Podoscopio.
Con questi strumenti, Merident riesce a evidenziare il legame tra il sistema stomatognatico e le disfunzioni posturali.
Trattamenti dentistici per la riabilitazione dentale in funzione degli equilibri occluso-posturali
In presenza di disturbi derivanti dall’articolazione temporo-mandibolare oppure da malocclusioni, è opportuno intervenire sulle arcate dentali per ristabilire l’equilibrio tra denti e postura.
I principali metodi utilizzati a questo scopo sono i seguenti:
- Terapia ortodontica “mobile funzionale” intraorale ed extraorale (pediatrica);
- Terapia ortodontica “fissa” (adolescenziale ed adulta);
- Terapia riabilitativa dell’atm nel paziente disfunzionale tramite placche di svincolo (bite);
- Trattamenti di “riequilibrio posturale globale” (r.p.g.);
- Ginnastica posturale;
- Trattamenti podalici (plantari ed analisi della deambulazione).