Tecniche per la creazione di una protesi fissa di qualità
La protesi fissa è un manufatto artificiale che è utilizzato, nell’ambito dell’odontoiatria, per realizzare degli impianti dentali in grado di ripristinare la forma e l’effettiva funzione di tutti quei denti naturali che sono andati persi o sono stati irrimediabilmente danneggiati.
Una sua fondamentale caratteristica è la non rimovibilità. Le tipologie di protesi sono due: quelle fisse su denti naturali e quelle fisse su impianti. La loro realizzazione prevede diverse fasi da seguire meticolosamente:
- dopo aver studiato attentamente il caso clinico del paziente, è previsto un iniziale intervento chirurgico in cui è previsto l’inserimento nella bocca della radice artificiale che avrà il compito di fungere da supporto per la protesi fissa;
- segue la fase di osteointegrazione: rappresenta il periodo di cicatrizzazione necessario affinché possa riformarsi un nuovo osso intorno alla vite in titanio;
- solo dopo alcuni mesi può avere inizio la fase protesica, che prevede la realizzazione del dente artificiale. Affinché ciò possa avvenire, è prevista la scopertura dell’impianto inserito con l’intervento chirurgico per poter prendere delle impronte di precisione. La presa delle impronte è molto importante, perché se effettuata nel modo giusto permette di realizzare dei denti duraturi nel tempo. Una volta realizzata, la corona protesica è provata e successivamente collegata all’impianto tramite l’abutment, una componente di un impianto dentale endo-osseo emergente dalla gengiva.
Le tecniche utilizzate per prendere le impronte dai pazienti sono due:
- il metodo classico, che prevede di utilizzare un supporto a forma di arcata, che viene appositamente riempito con una speciale pasta morbida (solitamente in alginato o in silicone, con il primo materiale che risulta essere più pratico per la sua capacità di indurirsi più velocemente) e dopo essere posizionato nella bocca del paziente permette di prendere la forma di denti e gengive. Sono sufficienti pochi minuti prima che la pasta possa indurirsi e far emergere un risultato in negativo dell’arcata dentale. L’odontotecnico, colando all’interno dell’impronta del gesso o una speciale resina, può aspettare il loro indurimento per ottenere il modello positivo;
- il metodo della doppia impronta, sfruttato principalmente perché permette di realizzare delle impronte caratterizzate da un elevato grado di precisione. Affinché ciò possa accadere è previsto che sopra la prima impronta, opportunamente separata da una pellicola, ne sia rilevata una seconda, utilizzando però una pasta più morbida.
Non va sottovalutata, poi, la scelta dei materiali protesici da utilizzare per la realizzazione di una protesi fissa di qualità. Tra essi i migliori risultano essere:
- lo zirconio-ceramica, che spicca per la sua durezza e resistenza, tanto da risultare molto simile a diversi metalli. Il colore è quello tipico dei denti e non è in alcun modo nocivo per le gengive;
- lo zirconio monolitica è invece una corona che è realizzata utilizzando esclusivamente lo zirconio. É di colore bianco e in termini di estetica dentale si integra perfettamente con la dentatura. Permette una lunga durata della protesi nel tempo.
Protocolli per una protesi fissa di qualità
Per realizzare una protesi fissa di qualità è necessario pianificare nel particolare le varie fasi di lavoro e seguire dei veri e propri protocolli per poter ottenere i migliori risultati possibili per il paziente.
Per esempio, è necessario soddisfare tutte le condizioni necessarie per preparare un dente artificiale: a partire dalla presa delle impronte, che va eseguita in modo tale da garantire la massima precisione, e per terminare con quella che è la scelta del materiale da utilizzare, affinché possa essere resistente durante le varie fasi della masticazione.
Non bisogna sottovalutare, poi, il protocollo dedicato alla creazione della protesi fissa: per ottenere un risultato di qualità è fondamentale agire con criterio sin dalla fase dell’intervento chirurgico in cui è inserita nella bocca del paziente la radice artificiale.
Senza dimenticare di rispettare tutte quelle indicazioni da seguire per la cementazione della protesi fissa, che può essere convenzionale o adesiva a seconda di alcuni fattori da considerare, tra cui la resistenza e la ritenzione del dente che funge da pilastro, le proprietà ottiche e meccaniche del materiale utilizzato e la semplicità del flusso del lavoro dell’odontotecnico, nonché alcuni semplici requisiti relativi all’ambiente lavorativo.
Importanza delle tecniche e dei protocolli nella creazione di una protesi fissa di qualità
Seguire dei protocolli ben precisi per la creazione di una protesi fissa di qualità permette di conseguire i migliori risultati possibili: a partire dallo studio del caso clinico del paziente e dall’intervento chirurgico per l’installazione nella sua bocca della radice artificiale e per terminare con la precisa presa delle impronte, con la preparazione dentale e della protesi e con la sua cementazione, convenzionale o adesiva.
Un altro dettaglio che non devi trascurare se hai bisogno di una protesi fissa riguarda però la scelta di un professionista qualificato e opportunamente attrezzato: solo chi dispone delle giuste conoscenze e competenze può essere in grado di studiare clinicamente il paziente in modo ottimale, individuando quelle che sono le migliori soluzioni da attuare e senza dimenticare che questa scelta può avere ampie ripercussioni importanti sul paziente.
Non va poi sottovalutata la manutenzione della protesi: almeno una volta l’anno può essere utile sottoporsi a radiografia per verificare lo stato di salute dell’osso e scongiurare altri problemi.