Inserire chirurgicamente un impianto dentale all’interno del cavo orale è un’operazione decisamente laboriosa e dispendiosa, sia per il cliente che il professionista che si dedica al lavoro.
Per questo motivo sarebbe opportuno gestire il tutto con la massima cura, sia per quello che riguarda il pre che il post operatorio.
Un acclarato studio del Journal of Dentistry ha avallato il parere di molti medici che sostengono l’impatto nocivo del fumo su questo genere di situazione. È tuttavia opportuno precisare che ci si riferisce principalmente a persone che fumano più di 10 sigarette al giorno.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio quali sono i danni delle sigarette sugli impianti dentali, in modo da ottenere una panoramica di quelle che potrebbero essere le conseguenze se non si agisce con la dovuta attenzione.
Sarebbe infatti un vero peccato vanificare quanto realizzato con fatica, soprattutto in termini di investimento di denaro, tempo e salute.
Quali sono i danni provocati dal fumo sugli impianti dentali
È stato riscontrato che i fumatori hanno molte più chance di vedere fallita un’operazione di impianto dentale, poiché la nicotina tende ad agire in maniera del tutto negativa nella fase successiva all’installazione.
Numerosi sono pertanto gli svantaggi di chi fuma:
– fallimento della osteointegrazione
Quando si procede a un lavoro del genere l’obiettivo è quello di consentire all’impianto di saldarsi perfettamente all’osso sottostante, mandibolare o mascellare a seconda della collocazione. Tale processo viene chiamato osteointegrazione ed è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento.
Coloro che fumano più di 10 sigarette a giorno hanno una possibilità 5 volte maggiore che gli elementi non si integrino tra loro, dovendo provvedere a operare nuovamente in tempi decisamente più brevi rispetto a quelli previsti.
Pertanto si rischia seriamente di compromettere tutto il lavoro, vanificando gli sforzi del dentista e quelli del paziente.
– riduzione dell’apporto di sangue
Installando un impianto si presuppone che la zona interessata venga irrorata dalla giusta quantità di sangue, così che possa riprendere la sua funzionalità.
Una sostanza come la nicotina limita notevolmente l’afflusso, andando a danneggiare l’impianto e soprattutto il tessuto osseo presente sotto la gengiva, che non permette al sistema di ancorarsi come dovrebbe nel breve e lungo termine.
La guarigione si presenta pertanto decisamente più lenta e le possibilità di successo calano visibilmente ad ogni sigaretta fumata.
Ciò accade perché i vasi sanguigni finiscono per restringersi, impedendo al microcircolo di agire come dovrebbe.
– rischio di sviluppare una perimplantite
Oltre a una cicatrizzazione più difficoltosa, il fumo di sigaretta aumenta le chance di sviluppare dopo poco tempo una forma più o meno grave di perimplantite, cioè una dolorosa infiammazione del tessuto, che se sottovalutata può portare alla perdita di parte dell’osso che deve sostenere l’impianto.
In tal caso la condizione del paziente si complica notevolmente e il dentista deve intervenire nuovamente per cercare di tamponare il danno e ripristinare la piena funzionalità dell’impianto e dell’intera bocca.
– sviluppo di infiammazioni gengivali
A risultare irritate dal fumo sono anche le gengive, che risentono delle sostanze presenti e possono incorrere in gonfiore e sanguinamento diffuso, provocando disagi significativi al cliente.
Questo avviene perché le difese immunitarie tendono ad abbassarsi e permettono a germi e batteri di attecchire con maggiore vigore una zona già resa sensibile dall’intervento.
– notevole aumento della salivazione
Dopo aver installato l’impianto, se continuerete a fumare con la stessa intensità, noterete un notevole aumento della salivazione nel corso della giornata, che può provocare fastidi e non farvi sentire a vostro agio in presenza di altre persone.
Sappiate che eliminando in tutto o in parte la nicotina il problema tende a scemare e risolversi nel giro di qualche tempo, andando a ripristinare la normale funzionalità del cavo orale.
– incentivo alla placca
Continuare a fumare sigarette comporta un vantaggio per la placca, che finisce per depositarsi sui denti con maggiore rapidità, andando a danneggiare lo smalto e richiedendo l’intervento di un professionista per rimuoverla attraverso un’apposita pulizia dei denti.
Una volta montato l’impianto sarebbe preferibile limitare la presenza di questa sostanza, in modo che i nuovi denti mantengano il colore desiderato e soprattutto quelli vicini possano resistere meglio all’usura del tempo e all’azione del cibo e delle bevande.
L’impianto si regge infatti tramite l’osso sottostante e, se non totale, si inserisce all’interno di un contesto proprio, che deve essere adeguatamente curato per evitare di dover ricostruire anche quella parte.
– riduzione della presenza di ossigeno
Inalare ogni giorno fumo di sigaretta riduce notevolmente la presenza di ossigeno nella zona, portando alla sofferenza delle cellule e soprattutto alla sopravvivenza di germi e batteri all’interno della bocca, che provocano infiammazioni e gengiviti, anche di notevole entità.
Il suggerimento per mantenere inalterata la propria salute è pertanto quello di ridurre notevolmente il vizio, cercando di eliminarlo per preservare il cavo orale.
– maggiore rischio di alitosi
Il nuovo impianto all’interno della bocca deve essere pulito ogni giorno con cura, tre volte al giorno.
Questo per evitare danni alla salute ma anche un alito non troppo fresco quando ci si trova a contatto con altre persone.
Il fumo tende a rendere questo problema decisamente più importante ed evidente, interferendo con la pulizia e pertanto alla proliferazione del cattivo odore.
Merisio Dott. Gianluca