Hai mai sentito qualche falso mito sulla cura dei denti?
In generale, vengono definiti con questa espressione gli accorgimenti fatti in casa, alcuni dei quali derivanti dalla tradizione popolare, legati alla cura e all’igiene dentale.
Gli espedienti più conosciuti
Tra i vecchi “rimedi della nonna” ancora oggi tramandati o quanto meno conosciuti, sono compresi i cosiddetti pinzimoni o altre miscele realizzate con l’utilizzo di vari ingredienti spesso di origine naturale, che vengono consigliati per alleviare i dolori causati da problemi dentali.
Si sa che il mal di denti è difficile da sopportare, così come si sa anche che non sempre si ha la possibilità di recarsi d’urgenza da uno specialista nel momento in cui il problema si presenti.
Tuttavia, in attesa di una visita professionale, bisogna sempre prestare attenzione e assicurarsi di saper distinguere quali sono gli ingredienti e i prodotti che davvero siano in grado di aiutare, rispetto a quelli che è meglio non utilizzare.
Gli antidolorifici
Primo fra tutti, c’è l’uso (o l’abuso) di antidolorifici.
Gli antidolorifici sono farmaci che non sono realizzati con lo scopo di agire alla radice del problema, quindi, nel caso dei denti, sulle infezioni che causano i dolori.
Certamente non è possibile ignorare l’effettivo di sollievo che questi farmaci riescono a dare, ma si tratta pur sempre di un effetto palliativo, collegato all’attività della molecola presente all’interno della loro formula.
È infatti per questo meccanismo che, una volta esaurito il tempo di sopravvivenza del principio nel corpo, il sollievo sparisce e i dolori tornano.
Allo stesso modo, tutti i rimedi che abbiano ad oggetto creme o altro che sia da applicare esternamente, spesso non risolvono il problema, soprattutto perché a contatto con l’ambiente salivare presente all’interno della bocca i principi attivi vengono progressivamente diluiti, depotenziando sempre più quanto utilizzato.
Il ghiaccio
Il secondo metodo più diffuso è sicuramente il ghiaccio. Molto spesso, infatti, questo è il rimedio che prima di tutti gli altri viene consigliato per alleviare dolori dentali.
È vero, l’azione fredda di questo materiale contribuisce a diminuire il flusso sanguigno concentrato nel punto in cui sentiamo dolore, con lo scopo di riuscire concretamente a ridurre la pressione all’interno della bocca. Si tratta di un metodo particolarmente utile per contrastare il dolore percepito in modo “pulsante”, ma anch’esso non è in grado di apportare una soluzione definitiva.
Chiodi di garofano: un antinfiammatorio naturale
Continuando nell’analisi, tra i metodi forse meno noti, ci sono i chiodi di garofano, utilizzati in alcune preparazioni culinarie. Forse non è risaputo, ma da questi chiodi è possibile ricavare un olio, che prende il nome di eugenolo.
Si tratta di un ingrediente naturale dotato di rilevanti proprietà antinfiammatorie e battericide, che possono aiutare in questi casi. Date le caratteristiche molto concentrate della composizione di questo olio si consiglia di utilizzarne in piccole quantità, poggiando sulla zona interessata il prodotto adeguatamente prelevato con un batuffolo.
Durante questo procedimento, bisogna però fare attenzione in quanto questa sostanza, se utilizzata eccessivamente potrebbe causare un’irritazione delle mucose, pertanto si consiglia sempre di procedere con cautela.
In ogni caso, a parte gli accorgimenti illustrati nell’uso di questi chiodi di garofano, possono essere considerati una valida alternativa ai farmaci per resistere al dolore fino al momento della visita. In questa categoria di rimedi naturali, un altro simile è l’artiglio del diavolo, da utilizzare con gli stessi accorgimenti detti per l’eugenolo, quindi come un olio essenziale.
Il metodo Bukowski e gli altri rimedi
Con riferimento, infine, ai metodi che comprendono varie miscele a base di acqua e sale, acqua ossigenata, bicarbonato, oppure aglio e cipolla, sono da evitare del tutto. Sebbene ci siano delle voci che sembrino riferirsi a proprietà benefiche di questi ingredienti in realtà non ce ne sono. Si tratta di sostanze formate per la maggior parte da componenti acide o aspre, o comunque troppo aggressive per le mucose e per le gengive.
In ultimo, da abolire l’alcool. Il metodo che ne fa uso è quello denominato metodo Bukowski, ma è necessario precisare come questo sia in realtà un anestetico debole, il cui effetto è destinato a svanire abbastanza velocemente.
Come è stato possibile analizzare, ci sono vari metodi che spesso vengono consigliati come efficaci in caso di mal di denti, tuttavia, solo alcuni sono approvati dai professionisti.
Resta senz’altro da dire che, in ogni caso, si consiglia di rivolgersi ad un esperto. Fai sempre attenzione a quello che inserisci nella mucosa orale e non avrai nulla da temere!
Dott. Gianluca Merisio c/o MERIDENT