Nell’immaginario collettivo, purtroppo, si tende a credere che ricorrere al dentista sia una scelta saggia da prendere solo nel momento in cui si avvertono evidenti dolori ai denti.
Le cose non stanno, però, così. Anche se non si avvertono problemi specifici, come il classico mal di denti, consultare un dentista e richiedere una visita di controllo è qualcosa che andrebbe fatto quanto meno due volte ogni anno. Anche se non si hanno sintomi particolari.
I problemi del cavo orale si nascondono sempre inaspettati. Inoltre, come è ampiamente noto, prevenire è meglio che curare.
Prendersi cura dei denti e del cavo orale è fondamentale anche in età adulta
Per avere un sorriso brillante e una bocca sana è di fondamentale importanza seguire le regole di un’accurata igiene orale.
Tutto ciò consente di tenere lontani problemi seri come carie e gengiviti. La placca, vale a dire il deposito di batteri che si accumula sulla superficie dei denti, va sempre rimossa con cura.
I denti vanno lavati e spazzolati regolarmente subito dopo i pasti, oltre che al mattino e prima di andare a dormire.
Utilizzare un dentifricio al fluoro e il filo interdentale si rivela sempre una saggia decisione, affinché la placca non diventi tartaro.
A quel punto, è troppo tardi per agire in autonomia con lo spazzolino e c’è bisogno necessariamente di un intervento di pulizia professionale che può essere svolto solo da un dentista o da un igienista.
Alimentazione corretta per denti sempre sani
Le scelte alimentari pesano decisamente in quanto a splendore dentale. Conviene evitare quanto più possibile cibi zuccherati, come caramelle, merendine, barrette di cioccolata e amido.
A fronte di una maggiore assunzione di questi cibi, corrisponde un evidente aumento delle probabilità di andare incontro a carie e poi mal di denti.
Il motivo di fondo risiede nel fatto che questi alimenti contengono tutta una serie di molecole nutrienti che alimentano i batteri ed a loro volta producono acidi che aggrediscono lo smalto dei denti. A fronte dell’erosione di quest’ultimo, i denti si indeboliscono.
Andare dal dentista solo quando si avverte mal di denti è un errore che molti fanno. Evitarlo si può!
Come sottolineato, dal dentista occorre andarci per visite di controllo che devono essere necessariamente periodiche.
Ritardarle e recarsi nello studio professionale solo nel momento in cui si avvertono i primi sintomi è un errore a tutti gli effetti, dato che potrebbe essere troppo tardi.
Il rischio di aver sviluppato una patologia gengivo-parodontale oppure dentale si rivela piuttosto concreto.
Nonostante il rispetto delle norme igieniche comuni, a partire dal ricorso allo spazzolino elettrico, a un dentifricio fluorato e al filo interdentale, possono sempre insorgere dei problemi. E il dentista è il professionista chiamato a risolverli.
Nella fase iniziale, i disturbi gengivali possono essere classificati come reversibili. Gonfiori e arrossamenti alle gengive, irritazioni frequenti, sanguinamenti a fronte delle spazzolate sui denti si rivelano sintomi particolarmente diffusi.
Nel momento in cui dovessero registrarsi, la migliore opzione possibile da prendere in considerazione, consiste nel contattare il proprio dentista di fiducia.
Una visita di controllo e i trattamenti di riferimento si pongono lo scopo di prevenire danni di seria entità, dato che nello scenario peggiore i problemi gengivali possono dar luogo a disturbi avanzati, perdita dei denti compresa. Il benessere individuale passa anche dalla salute delle gengive.
Cosa sottolineano le recenti ricerche al riguardo?
Secondo alcuni studi, condotti negli ultimi anni da autorevoli team di ricercatori in partnership con rinomati istituti universitari, la parodontite e i suoi conseguenti disturbi gengivali sono strettamente connessi anche a svariate malattie, come il diabete, i disturbi cardiovascolari e la nascita prematura.
Per prevenire seri problemi alle gengive, basta rispettare le regole di una sana igiene orale: lavare i denti in varie occasioni, utilizzare il filo interdentale e, di norma, optare per una pulizia dei denti dal dentista, due volte ogni anno.
Se sono presenti otturazioni, si corre il rischio che si formi la carie nei paraggi. Si tratta della cosiddetta carie dello smalto ricorrenti o secondarie.
Analogamente, alquanto diffusa è anche la carie della dentina, soprattutto in età adulta. Ecco perché i controlli dal dentista vanno effettuati periodicamente.
Le ricerche evidenziano come con il passare degli anni l’ipersensibilità della dentina può dar luogo a seri problemi.
Le gengive recedono e determinate zone dei denti appaiono scoperte. Il tessuto si dimostra decisamente morbido e lo smalto ne risente. Le suddette aree appaiono ipersensibili: ci si accorge quando si assumono cibi caldi o troppo aspri o bevande fredde.
A fronte di questi fastidi, occorre consultare il dentista. In pochi lo fanno e la cosa si rivela un errore, dato che la troppa sensibilità è un indicatore di qualcosa che non va. Potrebbe esserci una carie.
In alternativa, il dente potrebbe essere semplicemente scheggiato oppure, peggio ancora, fratturato.
Il ricorso a un dentifricio al fluoro o alle capsule dentali si dimostra una scelta pratica: nel primo caso, si sbiancano i denti, nel secondo caso eventuali danneggiamenti vengono coperti. Inoltre, le capsule apportano importanti miglioramenti estetici in termini di allineamento e di forma.
Molto utili al riguardo, poi, sono i ponti dentali, in quanto coprono denti mancanti. Questi possono essere cementati al dente naturale oppure possono essere collocati su impianti in titanio in concomitanza dello spaio vuoto. Il dentista indicherà la migliore soluzione.
Dunque, un dentista va consultato prima che si presentino problemi seri e dolori lancinanti. Visite di controllo e servizi di pulizia professionale eliminano o diminuiscono molto la possibilità di incappare in gravi problemi dentali.