Oltre che dal punto di vista estetico, un dente scheggiato rappresenta un problema anche funzionale in quanto la rottura della sua lamina può provocare numerose conseguenze.
Le cause principali per cui un dente si scheggia sono le seguenti:
- cadute accidentali con traumi a livello del cavo orale;
- conseguenza di masticazione di cibi eccessivamente duri (come torrone, frutta secca, ghiaccio, ecc.);
- fragilità della lamina dentale;
- scorretto utilizzo dei denti (ad esempio per rosicchiare oggetti impropri come penne o matite);
- attività sportive violente (come pugilato, rugby e hockey);
- senescenza (una condizione che provoca una maggiore fragilità dentale).
Un dente scheggiato, che di solito è anteriore, rovina l’armonia del sorriso, provocando non pochi problemi alla persona che ha subito il trauma.
Inoltre, a seconda del tipo di lesione, può causare dolore sia temporaneo che cronico, poiché le terminazioni sensoriali quasi sempre vengono iperstimolate.
Anche se non si tratta di un disturbo grave, la scheggiatura dentale rimane comunque un problema da risolvere il più in fretta possibile, per evitare conseguenze ancora più sgradevoli.
Quando una situazione del genere si verifica nella prima infanzia e coinvolge i denti da latte, generalmente non si interviene in nessun modo poiché si aspetta che il dente cada in modo naturale.
Nei bambini è piuttosto frequente che cadute o traumi di vario tipo contribuiscano alla rottura delle lamine dentali che, tra l’altro, sono più fragili di quelle presenti in una dentatura adulta.
Sui denti permanenti, invece, è meglio intervenire con trattamenti odontoiatrici di tipo estetico e conservativo, per eliminare il danno e ripristinare l’equilibrio del cavo orale.
Come intervenire su un dente scheggiato?
Il primo approccio su un dente scheggiato prevede di metterlo a contatto col ghiaccio, in quanto la crioterapia viene considerata un’efficace operazione di pronto soccorso in attesa di consultare il dentista.
Il freddo, infatti, svolge varie funzioni poiché da un lato stimola la vasocostrizione e quindi limita l’afflusso del sangue al dente e d’altro lato contribuisce a lenire la sintomatologia dolorosa.
Quasi sempre un dente scheggiato fa male, dato che la rottura della lamina mette a nudo le terminazioni nervose in esso contenute che, a contatto con l’aria, vengono stimolate.
Una condizione del genere deve essere trattata con tempestività anche per eliminare il rischio di infezioni di germi patogeni che, trovandosi a contatto con una scheggiatura, possono penetrare facilmente all’interno del dente e cominciare a invaderlo.
La più probabile conseguenza di questa situazione causata da microrganismi infettanti è la caduta del dente stesso che, essendo invaso dai batteri, può perdere le sue funzioni fisiologiche.
Se il bordo scheggiato fosse particolarmente tagliente, in attesa dell’intervento odontoiatrico, sarebbe consigliabile rivestirlo con paraffina oppure con cera, per evitare di tagliare la lingua.
In caso di dolore intenso e persistente è opportuno ricorrere all’assunzione di farmaci antinfiammatori di tipo FANS, che oltre ad attenuare la dolorabilità sono anche in grado di sgonfiare la gengiva circostante.
Interventi dentistici per risolvere una scheggiatura dentale
La riparazione definitiva di un dente scheggiato è un intervento odontoiatrico che, a seconda della gravità del trauma, può svolgersi in modo differente.
Se la scheggiatura è soltanto superficiale è quasi sempre sufficiente un’unica seduta per ripristinare l’elemento dentale sia dal punto di vista estetico sia funzionale.
Dopo un simile intervento bisogna evitare di utilizzare il dente per qualche giorno e comunque fino al momento in cui l’amalgama si è solidificata.
Un danno più grave, che coinvolge in profondità il dente e la sua porzione interna, presuppone un approccio più invasivo e quindi più lungo, sempre preceduto da una radiografia del cavo orale.
In generale è possibile intervenire con le seguenti operazioni:
- arrotondamento della scheggiatura:
si realizza mediante limatura localizzata al punto di rottura, ma senza ricostruire la lamina.
Tale intervento è indicato soltanto per traumi molto lievi e superficiali; - sigillatura del dente:
prevede l’impiego di una speciale resina da applicare direttamente al dente mediante la tecnica del “bounding”, che utilizza la luce ultravioletta per far aderire alla perfezione il materiale al dente danneggiato, ripristinandone la naturale struttura; - applicazione di faccette in ceramica:
si inseriscono su tutto il dente come un cappuccio, mascherando quindi la porzione mancante e ricostruendola; - otturazione:
prevede un riempimento canalare qualora la scheggiatura abbia causato anche una parziale rottura della lamina, con conseguenze non più soltanto localizzate; - incapsulamento:
si utilizza quando la rottura è piuttosto ampia e quindi la parte di lamina mancante deve essere sostituita con una nuova corona; - devitalizzazione:
è un vero e proprio intervento indicato in presenza di lesioni profonde che hanno alterato la polpa del dente, dopo l’eliminazione della polpa malata si procede con il riempimento del dente mediante amalgama; - estrazione:
viene richiesta nei casi più gravi e cioè quando la rottura del dente è molto profonda e, in simili condizioni il dentista deve estrarre il dente poiché una sua cura non è possibile.
Tutte le volte in cui un dente si scheggia è necessario analizzare preventivamente l’entità del danno, prima di rivolgersi all’odontoiatra che deve comunque intervenire per risolvere il problema.
Anche in presenza di una scheggiatura superficiale non è prudente trascurare la situazione poiché i margini taglienti della lamina, andando a sbattere contro la lingua, possono provocare lesioni cutanee anche significative.
Inoltre, un dente non integro rappresenta una potenziale minaccia per tutto il cavo orale dato che stimola la proliferazione dei batteri che vivono nella bocca, oltre a quelli (molto più nocivi) che vengono introdotti con cibi e bevande.
Un dente scheggiato può continuare a perdere pezzetti di lamina in seguito ai normali processi di masticazione, contribuendo a peggiorare il danno iniziale.
Per tutti questi motivi è dunque consigliabile contattare il proprio dentista di fiducia quando si verifica una scheggiatura, anche se superficiale, dei denti.