L’anestesia in odontoiatria: l’importanza del controllo del dolore
Il concetto di anestesia nell’ambito del mondo dell’odontoiatria, è di fondamentale importanza nell’attività di un dentista per il controllo del dolore. Infatti l’atto medico legato alla somministrazione del farmaco anestetico ha la funzione di permettere al paziente un approccio alle terapie odontoiatriche, senza l’ostacolo che possa essere determinato dalla sofferenza sia fisica che psicologica.
Per questo l’applicazione di un anestetico deve essere gestito in modo attento e con la giusta sensibilità sia nel caso di un adulto che in un paziente pediatrico.
Un medico odontoiatra dimostra la sua professionalità anche per la capacità di eseguire compiti specialistici come è quello di applicare delle tecniche di anestesia locale, di sedazione e di trattamento del dolore successivo all’intervento. La conoscenza di come effettuare l’anestesia e il giusto approccio alle tecniche di somministrazione, diventano degli aspetti fondamentali nel rapporto con il paziente.
Spesso ci si trova a dover lavorare su soggetti che hanno difficoltà ad avvicinarsi a un intervento necessario alla loro salute, data la poca attenzione che alcuni colleghi odontoiatri pongono al vero benessere del paziente.
Scopo di questo articolo è quello di fornire alcune indicazioni utili al fine di avvicinarsi all’atto medico dell’anestesia nel modo più adatto alle esigenze del proprio paziente.
Come rapportarsi al paziente: tra valutazione fisica e psicologia
Il primo aspetto da considerare è una valutazione dello stato di buona salute del nostro paziente da anestetizzare e delle sue caratteristiche fisiche. È importante considerare che l’atto dell’anestesia è ben differente se il soggetto sottoposto a tale intervento è un adulto o un paziente pediatrico.
Infatti, l’adulto può aver avuto già delle esperienze con il dolore e quindi avere una capacità di sopportazione, accettando la somministrazione del farmaco e il trattamento che deve essere effettuato. A questo si deve aggiungere anche la conoscenza diretta dell’atto stesso dell’anestesia, che può essere stato in passato positivo o negativo, ma che permette a un adulto di accettare le azioni che vengono eseguire da parte del medico.
Nel caso del bambino questi due aspetti possono mancare del tutto o parzialmente, portando il paziente pediatrico a vivere con sensazioni di ansia e negative l’anestesia, a cui si aggiunge spesso anche l’apprensione e la tensione dei genitori. Un paziente pediatrico potrà quindi vivere questa realtà con una semplice accettazione positiva, oppure con un timido rifiuto o un’opposizione diretta che porta a pianti urla e grida.
In questa prospettiva quindi trovare le soluzioni più adatte a rendere confortevole e indolore la somministrazione dell’anestesia diventa fondamentale per permettere all’odontoiatra di eseguire in maniera indolore e soprattutto efficace il proprio intervento.
Questo permette di poter interagire con il paziente adulto e pediatrico, lasciando nella memoria del paziente un impatto positivo riguardo l’intervento, in modo da migliorare il rapporto di fiducia, che spingerà in futuro il soggetto a rivolgersi all’odontoiatra in maniera costante per la cura e la salute dei propri denti.
Le tecniche di somministrazione dell’anestesia
Si deve considera che vi è una netta differenziazione nella somministrazione di un farmaco a un bambino o un adulto, data anche la conformazione del cavo orale. Nel paziente pediatrico si avrà una profondità dei tessuti minore, data la fase di evoluzione con un metabolismo e un assorbimento temporale dell’anestetico ben diverso da quello dell’adulto.
Inoltre a seconda delle zone del cavo orale, le tecniche si dovranno adattare per poter eseguire un’anestesia che sia sempre gradevole e non fastidiosa. Un esempio è se la zona interessata comprende la gengiva libera o la gengiva aderente.
Quindi non bisogna mai dimenticare che le metodologie per la somministrazione del farmaco, che non arrecano dolore ai nostri paziente, sono diverse. Per esempio nell’adulto l’applicazione di una puntura locale può essere accettata in modo diretto, mentre nel caso di un bambino può essere utile l’applicazione di sostanze locali prima di intervenire con l’anestesia vera e propria. Inoltre si può preferire agire con un paziente cosciente oppure uno sedato completamente utilizzando la somministrazione del farmaco per via inalatoria.
In tutti i casi si dovranno sempre rispettare due elementi di base: da un lato un’attenzione particolare al benessere del paziente, e dall’altro impiegare il giusto tempo per la somministrazione dell’anestesia in modo che sia efficace all’intervento.
Quali sono le fasi da seguire
L’esecuzione di un’anestesia in odontoiatria adulta e pediatrica deve essere svolta rispettando una serie di procedure ben definite permettono di rispettare la vera salute del paziente e offrire un approccio positivo a questo atto. Di seguito riportiamo lo schema principale.
• Fase 1: per ridurre l’impatto alla mancanza di sensibilità dovuta a una somministrazione del farmaco, si inizia con un’anestesia topica, utilizzando un prodotto direttamente sugli epiteli, massaggiando la parte interessata finché possa penetrare attraverso la pelle e le mucose e vada ad anestetizzare la prima barriera. Per questo si possono utilizzare, spray, gel oppure creme specifiche.
• Fase 2: una volta che la prima fase ha avuto effetto, si potrà procedere con la prima infiltrazione con un dosaggio ridotto, per esempio mezza fiala a bassa pressione e bassa velocità di azione, grazie alla quale si inizierà a perdere la sensibilità dei tessuti mucosi sottostanti e sopra periostali.
• Fase 3: Il tempo è un elemento determinate nella procedura. Quindi prima di procedere all’anestesia vera e propria è importante attendere almeno 3 minuti. Successivamente si potrà procedere in maniera tranquilla e liberamente a un carico anestetico maggiore che dovrà essere sempre commisurato alle caratteristiche fisiche del paziente e al tipo di intervento odontoiatrico che si sta eseguendo. In questo modo il soggetto adulto o pediatrico, non avrà nessuna sensibilità delle azioni che verranno svolte.
Considerazioni finali
Le fasi descritte permettono di attuare un’anestesia nella maniera più adatta e attribuendo la giusta qualità in questa fase fondamentale dell’intervento odontoiatrico, evitando le preoccupazioni e i timori da parte dei pazienti. Inoltre sarà importante anche affiancare il soggetto nelle fasi di risveglio in modo da considerare il suo stato complessivo di salute, con la presenza di eventuali strascichi per la somministrazione del farmaco.