Vincere la paura del dentista si può!
La paura del dentista, conosciuta col nome di stomatofobia, consiste in un insieme di manifestazioni psicosomatiche di varia intensità.
Chi soffre di questo disturbo viene colpito da sudorazione profusa, tremori, capogiri, nausea, tachicardia e difficoltà respiratorie, tutte le volte che si accomoda sulla tanto temuta poltrona.
Oltre a questi comportamenti estremi, che comunque interessano una percentuale abbastanza elevata di pazienti, bisogna considerare anche la comune apprensione che colpisce la quasi totalità delle persone che si trovano in uno studio dentistico.
Non bisogna sottovalutare questi problemi e neppure colpevolizzare chi ne è affetto, perché fortunatamente una soluzione esiste: si tratta dell’anestesia.
Sono sempre maggiori i casi in cui il dentista propone questa opzione al paziente, anche grazie alle diverse tipologie di sedazione, personalizzabili in base alle singole esigenze.
La paura del dolore è infatti la causa principale dell’ansia verso le cure odontoiatriche e, eliminando tale fattore scatenante, anche l’approccio con il dentista può migliorare in maniera significativa.
Oggi sono ormai pochissimi i pazienti che vivono la seduta dentistica come un’esperienza dolorosa e pertanto essa viene affrontata con meno ansia.
Controllando le percezioni dolorose, l’organismo si trova in una naturale condizione di benessere, che contribuisce anche ad allentare le tensioni psicologiche tra cui l’angoscia e la preoccupazione di affrontare mirati interventi terapeutici.
L’evitamento del problema “odontofobia” non è una strategia risolutiva ma anzi crea un circolo vizioso dal quale non è facile uscire: la linea vincente consiste invece nell’affrontarlo serenamente.
Strategie anestetiche in ambito odontoiatrico
L’utilità di servirsi di una strategia anestesiologica in ambito dentistico è collegata sia all’esecuzione delle cure, sia al controllo del dolore post-intervento.
Anestesia locale
Gli anestetici locali sono preparati farmacologici a breve, media e lunga durata, che a seconda del principio attivo in essi contenuto eliminano la percezione sensitiva dell’area interessata.
Le principali tecniche di anestesia locale sono quella topica, che prevede l’applicazione di un preparato spray in gel a livello gengivale, la cui durata è molto limitata (questo metodo è impiegato ad esempio per la detartrasi), e quella per refrigerazione, che risulta efficace per interventi veloci e si concentra prevalentemente sui tessuti molli.
Servendosi di iniezioni, è possibile effettuare un’anestesia locale plessica, che viene applicata nella zona adiacente all’apice dentale, mentre se si deve addormentare il tronco nervoso per bloccare la trasmissione dolorifica, si ricorre all’anestesia tronculare.
In molti casi è necessario addormentare il dente da curare senza che l’effetto anestetico si propaghi a quelli adiacenti, in questi casi la tecnica d’elezione è quella dell’anestesia intraligamentosa.
Un’efficace alternativa è l’anestesia intraossea, che viene effettuata nella porzione spugnosa o midollare che circonda la radice dentale.
Anestesia generale
Nei casi in cui devono essere effettuati veri e propri interventi chirurgici sul cavo orale, si preferisce ricorrere all’anestesia totale.
In questi casi il farmaco, che può essere introdotto per via respiratoria o endovenosa, porta alla perdita di coscienza del paziente; il dosaggio viene stabilito in base all’età, al peso e alle condizioni di salute di chi si appresta a subire una simile operazione.
Anche per affrontare l’impianto di protesi dentali può essere consigliabile impiegare l’anestesia generale, poiché di solito questi interventi hanno una durata piuttosto lunga e possono essere particolarmente dolorosi.
Alcuni pazienti preferiscono effettuare in un’unica seduta la maggior parte delle cure necessarie, per cui scelgono l’anestesia totale per velocizzare i tempi e limitare lo stress.
Non bisogna trascurare il fatto che anche il dentista può lavorare con maggiore tranquillità e precisione, senza infastidire il paziente.
Vantaggi e benefici della sedazione bi-fasica
Oltre alle metodiche sopra elencate, è possibile ricorrere alla sedazione cosciente, conosciuta anche come sedo-anestesia, consistente in una tecnica anestesiologica che elimina il dolore mantenendo il paziente cosciente.
I principali benefici di questo metodo sono la rapidità con cui il soggetto si riprende dopo l’intervento, il fatto che mantiene il suo ritmo respiratorio autonomo e l’assoluta mancanza di percezione dolorifica.
La sedazione cosciente si rivela la scelta d’elezione per i pazienti odontofobici, oltre che per quelli ipertesi, cardiopatici o epilettici.
Il meccanismo d’azione di questa metodica prevede l’impiego di farmaci in associazione con protossido d’azoto, che viene inalato in associazione con l’ossigeno: la miscela gassosa viene eliminata nel giro di 2 o 3 minuti e quindi non lascia nessuna conseguenza.
Inducendo un rilassamento generale ed eliminando la percezione algica, questo tipo di sedazione consente di controllare perfettamente l’ansia mantenendo comunque la capacità di interagire coscientemente con il dentista.
La metodica è particolarmente indicata per i bambini dai 3 anni in su, poiché non modifica il loro metabolismo, non ha conseguenze sulla salute e permette al terapeuta di intervenire agevolmente anche su più denti da curare.
Non sussistono inoltre rischi collegati all’insorgenza di allergie da farmaci, poiché il protossido di azoto è un gas naturale, non allergizzante, che viene eliminato nel momento in cui cessa la sua somministrazione.
Da oltre trent’anni lo studio dentistico Merident accompagna i suoi pazienti in qualsiasi tipo di percorso terapeutico e preventivo, occupandosi di implantologia, di gnatologia, di kinesiologia e di odontoiatria pediatrica.
Per migliorare la compliance con il paziente, i professionisti che operano in questa struttura curano con particolare attenzione il coinvolgimento psico-emotivo dei pazienti.
Proprio per raggiungere un simile obiettivo, il personale altamente qualificato di Merident suggerisce strategie anestesiologiche mirate alle singole necessità; il protocollo viene eseguito rispettando al massimo le esigenze dei pazienti soprattutto in età pediatrica, quando è fondamentale un approccio positivo con le cure odontoiatriche.
Una scelta mirata della procedura anestesiologica può veramente fare la differenza: se fin dall’infanzia le cure dentistiche vengono inquadrate correttamente, è molto più difficile che insorgano problemi di odontofobia.