I problemi legati alla dentatura possono comportare complicazioni fisiche significative, oltre a causare disagi psicologici che possono creare vere e proprie difficoltà.
Per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad uno studio in cui lavorano professionisti che sappiano ascoltare il paziente, considerando la persona a 360 gradi per aiutarla a trovare la soluzione su misura nell’ottica di migliorare il suo benessere.
Tra le problematiche che possono essere trattate e che rappresentano un fastidio primariamente estetico (che comunque non è esente da altri sintomi), c’è il diastema.
Di seguito parleremo in modo approfondito di questo argomento, per comprenderne cause, conseguenze e come si può trattare, così che se anche tu ne soffri, possa farti un’idea precisa della situazione.
Diastema tra denti: di che cosa si tratta
Con il termine diastema, si indica una condizione medica che consiste nella presenza di uno spazio significativo, che risulta piuttosto evidente, tra due denti vicini, tra i quali normalmente dovrebbe esserci contiguità.
Soprattutto tra i due incisivi superiori, lo spazio che si nota può essere di dimensioni considerevoli e, sebbene a certe persone risulti gradevole, in certi casi può modificare l’estetica in senso negativo.
Benché nella maggior parte dei casi il diastema rappresenta una caratteristica paragonabile a quella di un dente storto, talvolta può trattarsi di una vera patologia, che non solo rompe l’armonia di un sorriso, ma necessita anche di un intervento che, a seconda dei casi, può essere correttivo o comportare un vero e proprio restauro attraverso l’applicazione di protesi.
Quali sono le cause
Prima di procedere al trattamento, comunque, è necessario comprendere la causa del diastema, in modo da poter trovare la soluzione migliore.
L’ipotesi più probabile è quella che considera il diastema come il risultato di una sproporzione tra le dimensioni della mascella e quelle dei denti che la popolano, che risultano essere troppo piccoli.
Inoltre, occorre considerare lo spessore e la lunghezza del frenulo gengivale, ovvero quella piccola parte di tessuto che si trova tra la mucosa della bocca e il labbro: a seconda della forma e delle misure che questo assume, può arrivare ad ostacolare l’avvicinamento dei denti incisivi, che dovrebbe avvenire in modo naturale.
Ci sono poi le spiegazioni tradizionali, secondo le quali si ritiene che il vizio protratto dei bambini di succhiarsi il pollice o utilizzare il ciuccio per molto tempo, possa apportare un significativo contributo alla comparsa di questo problema già nei denti da latte.
Non bisogna, infine, trascurare i casi in cui si è in presenza di un’altra patologia che, come esito, può comportare anche un diastema.
Il risultato di ciò può essere, nei casi più gravi, un danno parodontale nell’area in cui si trovano gli incisivi, senza contare che la presenza di uno spazio tra questi denti aumenta il rischio di un trauma alla papilla interdentale, ad esempio che può verificarsi durante la masticazione di cibi particolarmente duri, nonché di gengiviti.
Come si tratta il diastema
Ora che abbiamo visto di cosa si tratta, possiamo parlare dei possibili trattamenti, che saranno diversi a seconda dello specifico caso.
Non necessariamente, se soffri di diastema, dovrai sottoporti a un intervento: la decisione sarà a discrezione del dentista, a seconda delle tue esigenze.
Può darsi, infatti, che si opti per la conservazione del diastema, se questo non crea problemi fisici e per te non rappresenta un fastidio.
Altrimenti, le soluzioni sono diverse, tra le quali un intervento di riallineamento, tramite l’applicazione di un apparecchio, che può essere fisso o mobile; questo rimedio si sceglie specialmente con i pazienti giovani.
In altri casi si ricorre alle faccette in ceramica. Vengono applicate direttamente sui denti per ampliarne la superficie e come effetto collaterale positivo, mascherano tutti gli eventuali altri problemi estetici, dando al tuo sorriso un aspetto armonioso e perfetto.
È la soluzione che viene utilizzata preferibilmente per i diastemi più grandi, la cui larghezza supera il millimetro.
Infine, troviamo interventi più invasivi, che possono prevedere, ad esempio, la sostituzione completa del dente, oppure la sua copertura, tramite l’utilizzo di una corona artificiale realizzata in laboratorio.
Queste capsule sono costituite di ceramica o di zirconia, e vengono applicate nei casi in cui il diastema sia accompagnato da altre situazioni che possono essere fonte di ulteriore complicazione.
Ad esempio, quando i denti tra i quali è situato il diastema sono colpiti da carie, si procede preventivamente a un’otturazione, mentre quando sono interessati da pulpite conseguente a grave distruzione, bisogna prima procedere al trattamento dell’infezione per poi protesizzare.
Più drastica, comunque, è l’installazione di un impianto dentale, che si applica esclusivamente negli adulti, quando i denti in questione sono gravemente cariati o affetti da un’infezione profonda.
Infine, come abbiamo accennato, la causa del diastema può dipendere anche dalla conformazione del frenulo che, in certi casi, può essere corretta con un intervento di frenulotomia.
A livello pratico, il tessuto viene inciso, per poi essere riposizionato nella posizione corretta. Portare a termine quest’operazione in un bambino è molto più semplice, dal momento che il diastema si richiude spontaneamente. Un adulto, invece, ha bisogno dell’ausilio di un apparecchio per ottenere lo stesso risultato.
In caso di mancanza di supporto osseo e parodontale tra i denti che costituiscono il diastema, serve naturalmente prima trattare la stabilità del dente per poi provvedere alla risoluzione del problema estetico.
Merisio dott. Gianluca