Alterazione della masticazione, usura, crepe e frattura dei denti: sono le problematiche più comuni provocate dal bruxismo.
Serrare i denti di giorno è una sintomatologia da stress ma il bruxismo interferisce anche con il sonno alimentando la roncopatia, ovvero, la versione notturna di questa patologia che causa i danni maggiori.
Bruxismo e Roncopatia: cosa sono?
Il Bruxismo
La prima descrizione del bruxismo risale al 1907 ad opera di Marie Pietkewicz, che lo definì l’attività di serrare i denti e di attrito dentale senza scopo funzionale.
Nel 2005 l’American Sleep Disorders Association (ASDA) ha descritto le tre principali conseguenze del bruxismo:
- usura dei denti;
- rumori dentali;
- disagio ai muscoli della mascella.
Il Glossario americano dei termini protesici (GTP) preferisce parlare di trauma occlusale.
Il bruxismo colpisce l’8% della popolazione adulta. Il digrignamento dei denti notturno è più comune nei bambini (10-20% dei bambini e 5-8% degli adulti).
Il bruxismo diurno colpisce più del 20% degli adulti (e il 12% dei bambini), per la maggior parte donne.
La roncopatia
La roncopatia è il fenomeno del russamento accompagnato da apnea notturna. Sotto i 30 anni, circa il 10% degli uomini il 5-6% delle donne russano.
Queste percentuali aumentano con l’età: dopo i 60 anni, il 60% degli uomini e il 40% delle donne sono affetti da roncopatia. Ovvero, 7 persone su 10 russano.
Le diverse forme di bruxismo
Il bruxismo diurno e quello notturno hanno cause e meccanismi fisiologici differenti.
Bruxismo diurno
Si manifesta con contrazioni muscolari sostenute per più di 2 secondi e costituisce una reazione ad una situazione stressante o ad un’ansia che peggiora con l’avanzare della giornata.
Bruxismo notturno
Si manifesta durante il sonno e scompare nel corso della giornata. È caratterizzato da brevi e ripetute contrazioni della muscolatura masticatoria con almeno tre esplosioni consecutive, che durano ognuna tra 0,25 e 2 secondi.
Quali sono le cause del bruxismo?
Le cause del bruxismo non sono chiare. Tuttavia, sono stati osservati alcuni fattori di rischio associati al bruxismo.
- Disordini del sonno: il bruxismo è più comune nelle persone che soffrono di disturbi del sonno;
- Fattori di stile di vita: la giovane età, il livello di istruzione più elevato, il fumo, l’assunzione di caffeina e il consumo pesante di alcol sono cofattori del bruxismo;
- Stress, ansia e altre componenti psicologiche;
- Disturbi mentali, ansia, stress sono legati al digrignamento dei denti durante il sonno in quasi il 70% dei casi.
Bruxismo e roncopatia: quale correlazione?
Il russare a volte accompagna l’apnea notturna che è potenzialmente più pericolosa e causa disturbi della respirazione, della frequenza cardiaca fino al rischio di ictus.
Durante il russamento, dovuto al rilassamento dei muscoli dell’apparato respiratorio in posizione orizzontale, si verifica una delle forme di bruxismo.
Infatti, quando non riusciamo a respirare correttamente, il nostro corpo sposta in avanti la mandibola per permettere un maggiore afflusso d’aria: apnee del sonno, bruxismo e roncopatia sono quindi profondamente correlate.
Bruxismo e roncopatia: quali conseguenze?
Manifestazioni parodontali
Bruxare provoca mobilità dei denti e riduzione dell’osso, fino alla perdita di denti e impianti.
Sintomi della mascella e della bocca
Il bruxismo provoca un gran numero di sintomi nella mascella e nella bocca:
- segni ossei (rimodellamento osseo, esostosi, tori mandibolari, lisi ossea concava, etc.);
- segni della mucosa (lesioni a labbra, lingua e interno guance);
- disturbi dell’occlusione dentale che possono compromettere masticazione, deglutizione e fonazione;
- segni muscolari (dolore, ipertrofia, ipertono, contrattura, etc);
- segni articolari;
- anchilosi dentale (fusione del dente con l’osso).
Usura dei denti
Il bruxismo usura i denti, che risultano più corti, larghi e con i bordi taglienti:
- le superfici occlusali si appiattiscono e i denti perdono altezza, pur mantenendo l’aspetto della parte inferiore della faccia;
- l’osso alveolare che circonda e sostiene il dente si allarga;
- i denti iniziano a muoversi a causa della pressione sulla superficie occlusale;
L’usura dei denti da sola non consente la diagnosi di bruxismo: ben il 40% dei soggetti che accusano usura dei denti è asintomatico al bruxismo.
Stadi di gravità dell’usura dei denti
Fase 1: usura dello smalto dentale
Fase 2: usura dello smalto e della dentina su meno di 6 paia di denti
Fase 3: usura di smalto e dentina su più di 6 paia di denti
Fase 3 e 4: usura di più della metà della corona dentale.
Compromissione della masticazione
La misurazione dell’angolo masticatorio funzionale della plana consente di diagnosticare e valutare il bruxismo, perché il digrignamento dei denti porta a una loro diminuzione compromettendo la qualità della masticazione.
Incrinature e fratture dei denti
Il bruxismo provoca una pressione sulla faccia occlusale dei denti che predispone a fratture e crepe dentali.
Il bruxismo provoca più fratture verticali, che a loro volta possono generare l’esposizione di polpa e dentina. In questo caso, il passaggio dei batteri può portare a infiammazioni (pulpite) o addirittura a necrosi.
Altre conseguenze
Il bruxismo è spesso associato ad altri disturbi e patologie:
- mal di testa;
- disturbi del sonno;
- apnea notturno;
- reflusso gastroesofageo.
Trattamento del bruxismo
Non esiste un trattamento che possa eliminare completamente il bruxismo. D’altra parte, ci sono diversi tipi di trattamento che limitano le sue conseguenze.
La placca occlusale
Detto anche splint occlusale o bite, viene indossato di notte ed è un dispositivo che ha lo scopo di evitare che la mascella inferiore tocchi quella superiore.
Bilanciamento dentale
Il dentista lima la superficie dei denti al fine di stabilizzarli.
Psicoterapia e metodi di rilassamento
Se il tuo bruxismo è legato allo stress, è consigliabile trattarlo, individuando il metodo più consono a esigenze e inclinazioni personali (psicoterapia, meditazione, rilassamento, yoga, etc). La meditazione (e quindi la calibrazione del respiro) è un’ottima opzione da praticare prima di dormire.
Cambio di stile di vita
Ridurre l’esposizione allo stress, evitare il superlavoro, le sostanze psicoattive (tè, caffè, bevande energetiche, etc.), l’alcol e il tabacco aiuta ad alleviare i sintomi del bruxismo.
Rivolgersi al dentista
In caso di sintomi come sbattimento notturno dei denti, dolore, serramento della mascella, usura o distruzione dei denti il ricorso al dentista è d’obbligo. Se il bruxismo è legato allo stress, l’odontoiatra indirizzerà il paziente ad un professionista per una terapia specifica.