Quando parliamo di implantologia flapless (detta anche implantologia transmucosa), ci riferiamo a una tecnica odontoiatrica che consente di installare un impianto dentale in modo mini invasivo, senza tagliare ed aprire la gengiva con lembi e quindi senza l’uso del bisturi.
Ciò significa che il paziente non riporterà alcuna ferita, una volta terminata l’operazione, a differenza di quanto avviene per l’impiego di altri metodi, che invece prevedono l’apertura del lembo gengivale a più riprese.
Più nel dettaglio, la procedura classica consta di due fasi, che avvengono in due distinte sedute.
Durante la prima fase viene incisa la gengiva, il chirurgo posiziona l’impianto, dopodiché sutura la ferita. Durante la seconda seduta, viene riaperto il taglio per inserire la protesi dentaria e poi si procede a una seconda suturazione.
L’implantologia flapless, invece, implica l’esaurimento completo dell’operazione in un’unica seduta.
Di seguito vedremo come, tramite un piccolo foro tramite Mucotomo , viene inserito l’impianto grazie all’impiantologia flapless. Inoltre ne illustreremo anche tutti i vantaggi che la rendono una tecnica così appetibile per molte persone che necessitano di sottoporsi all’installazione di un impianto protesico per tornare a godere dei piaceri della vita senza problemi e sorridere senza timore.
Come funziona il metodo flapless
Entrando nel merito di come avviene, nel concreto, l’applicazione di questa tecnica, prima di tutto il paziente deve sottoporsi a una visita nel contesto della quale si effettua un’ortopanoramica ad alta risoluzione e una TAC, allo scopo di eseguire una valutazione anamnestica dello stato di salute dell’osso e di individuare i punti più adatti ad accogliere l’inserimento dell’impianto.
Il chirurgo esaminerà attentamente il caso specifico, per giungere alla soluzione maggiormente indicata per riportare il paziente alla perfetta funzionalità della sua dentatura.
Se l’esame avrà un esito positivo, sarà possibile procedere al passaggio successivo, ovvero alla vera e propria operazione di implantologia flapless. Come accennavamo in precedenza, si tratta di un intervento mini invasivo, che consiste nel praticare un foro sulla gengiva, esattamente nella posizione in cui dovrà trovare collocazione l’impianto dentale. Su di esso, verrà poi subito applicata una vite per rinsaldare il supporto, e infine il tessuto guarirà in breve tempo.
I vantaggi dell’implantologia flapless
Per sua stessa natura, il metodo flapless impiegato nell’implantologia, presenta diversi vantaggi che, non solo comportano una drastica riduzione delle possibili complicazioni, ma rivestono anche un importante significato per il paziente, che ne verrà molto tranquillizzato.
- Prima di tutto, la tecnica senza bisturi riduce il sanguinamento in modo consistente, in quanto i tagli praticati dall’implantologia tradizionale, o a lembo, vengono sostituiti da un semplice tassello circolare di gengiva, che danneggia in modo molto minore i tessuti molli e i vasi sanguigni. Questa caratteristica rende l’implantologia transmucosa particolarmente adatta a chi sta assumendo una terapia anticoagulante e deve quindi evitare nel modo più assoluto fuoriuscite di sangue.
- I tempi della durata dell’operazione vengono accorciati di circa la metà rispetto alle tecniche classiche, proprio per via del fatto che incidere, scollare e suturare la gengiva richiede del tempo. Al contrario, praticare un piccolo foro è questione di pochi minuti.
- Anche i tempi nel post-operatorio vengono notevolmente ridotti: consideriamo infatti che la guarigione di una ferita dipende dall’apporto di sangue che raggiunge quella zona tissutale. Nel caso specifico dell’implantologia a lembo, quindi, l’incisione praticata dal chirurgo sulla gengiva recide i tessuti interrompendo di fatto l’apporto di sangue, il che costituisce un ostacolo per il processo di guarigione. Al contrario, la tecnica flapless non necessita di una rivascolarizzazione dell’area, in quanto senza la lacerazione l’afflusso di sangue dall’osso alla gengiva non viene bloccato.
- Infine, anche le complicazioni dopo l’operazione in generale sono ridotte ai minimi termini, a cominciare dal fastidioso gonfiore: verrà molto diminuito se l’operazione sarà eseguita a dovere, dalla mano di un professionista esperto e lontano da aree particolarmente sensibili. Le incisioni causano infatti emorragie e possono dare luogo facilmente a edemi (rigonfiamenti) o ecchimosi (ovvero ematomi, macchie scure), disagi che verrebbero evitati dal metodo senza bisturi, che non prevedono l’effettuazione di alcun taglio, lasciando poco spazio a complicazioni di questo tipo.
A fronte di questi vantaggi, possiamo affermare che l’implantologia flapless è consigliata a molti pazienti che dovrebbero evitare di sottoporsi a interventi invasivi che comporterebbero tempi di guarigione prolungati.
Ad esempio, la strada dell’operazione senza bisturi è percorribile da chi assume molti farmaci, così come dalle persone che soffrono di patologie cardiache o di diabete. Per loro la procedura tramite tecnica flapless è fortemente consigliata rispetto a quella tradizionale.
Non trascuriamo poi quella fetta di popolazione che ha timore per gli interventi chirurgici o per quelli che si effettuano nello studio di un dentista. Un’operazione che non preveda lacerazioni rappresenta sicuramente un’alternativa più confortante, abbordabile e meno spaventante.
Gli svantaggi dell’implantologia flapless
A fare da contrappeso ai vantaggi che abbiamo elencato finora, occorre precisare che l’implantologia flapless comporta anche dei punti a sfavore. Prima di tutto, si tratta di un intervento che prevede l’installazione dell’impianto destinato ad accogliere la protesi direttamente sull’osso, e che quindi non può essere praticato su tutti i pazienti: occorre prestare attenzione a coloro che hanno a disposizione uno scarso quantitativo di tessuto osseo e non godono di gengive in buono stato di salute.
Per tale motivo è indispensabile valutare attentamente caso per caso, e spetterà al chirurgo, nel corso della prima visita dedicata all’anamnesi e alla verifica delle condizioni di salute del paziente, decidere come procedere per applicare la protesi. Eventualmente sarà sempre competenza del medico, in caso di impossibilità di effettuare un’operazione transmucosa, indicare al paziente eventuali tipi di intervento che si prospettano maggiormente adatti a lui.