Parodontologia: la definizione
Applicazioni e patologie trattate
Per parodontologia si intende quella particolare branca dell’odontoiatria il cui campo d’azione è rappresentato dalla cura di tutte le affezioni che interessano i tessuti situati intorno al dente.
L’origine delle patologie da essa trattate risiede nell’interazione di molteplici fattori, tutti accomunati dalla presenza e dall’azione di batteri.
Scendendo maggiormente nel particolare, le malattie parodontali sono riassumibili nella gengivite e nella parodontite.
A differenziare entrambe è la loro gravità, molto più elevata nella seconda. Le manifestazioni cliniche di cui la parodontite si contraddistingue sono le stesse che appaiono nella comune gengivite.
In entrambe le fattispecie, infatti, si verifica il danneggiamento totale o parziale dell’apparato deputato al sostegno degli elementi dentali.
Come ti accorgi di essere affetto da parodontite?
Tutti i segni da non sottovalutare
I principali segnali verso i quali è bene prestare particolare attenzione possono essere elencati come segue:
– stato infiammatorio delle gengive. Ad essere colpita da tale condizione è una percentuale di soggetti in età adulta vicina al 50%. Una volta cronicizzata, l’infiammazione diviene un segnale non trascurabile;
– soprattutto nel momento in cui lavi i denti, potrebbe verificarsi un sanguinamento delle gengive che, se grave, può interessare anche la fase di masticazione degli alimenti;
– gengive soggette a tumefazione sono inseribili nella lista di tutti quei sintomi che testimoniano la parodontite;
– fastidio ulteriore è poi dato da denti i quali, nel toccare alimenti serviti a temperature eccessivamente calde o fredde, manifesterebbero una sensibilità eccessiva;
– particolare di non marginale importanza è la comparsa dell’alitosi, un’affezione che tra le proprie cause include anche le carie;
– se è vero che è possibile ricondurre il sanguinamento gengivale alla parodontite, è altrettanto vero che a quest’ultima va collegata anche la loro regressione;
– tra i sintomi tipici della parodontite vi è anche l’incremento dello spazio che separa i tuoi denti;
– diagnosticare la parodontite significa anche riscontrare movimenti dentali conseguenti al danneggiamento del tessuto circostante;
– nel passaggio conclusivo del suo decorso, la malattia conduce alla perdita del dente.
Quali sono le cause?
L’origine della parodontite
La flora batterica della cavità orale va preservata volgendo uno sguardo attento anche ad una corretta pulizia quotidiana.
Se non lavi bene i denti, aumenta la probabilità di incorrere in infiammazioni che, nel loro stadio iniziale, causano a loro volta gengiviti di gravità variabile.
Ciò che genera infatti la parodontite è un accumulo eccessivo di placca a livello gengivale, con conseguenti stati infiammatori che a lungo andare danneggerebbero i tessuti di sostegno dei denti.
La patologia in questione può insorgere anche successivamente ad operazioni odontoiatriche mal gestite oppure, non di rado, a seguito di malattie croniche come il diabete.
Numerosi studi condotti in proposito hanno di recente affermato che l’ereditarietà giocherebbe un ruolo di importanza tutt’altro che secondaria.
Si può guarire dalla parodontite?
Tutti gli approcci terapeutici
Diversamente da quello che per errore potresti credere, è possibile guarire dalla parodontite.
É tuttavia necessario andare ad intervenire sull’infezione che ne ha favorito la comparsa.
Se trattata nei giusti tempi, la parodontite è reversibile, dato che basterà procedere all’asportazione della placca presente tra i denti e sotto le gengive.
Nei casi più gravi, opportuno sarà il ricorso alla chirurgia, con interventi suddivisibili in:
– resettivi, volti cioè al rimodellamento osseo;
– rigenerativi, orientati a facilitare la naturale rigenerazione di gengiva ed osso.